SIMONI, Renato
Giornalista, critico e commediografo, nato a Verona il 5 settembre 1875. Entrato in giornalismo nel 1895, fu prima all'Adige e all'Arena di Verona, poi critico drammatico al Tempo di Milano. Nel 1903 divenne redattore del Corriere della Sera, dove dal 1914 è succeduto a Giovanni Pozza nella critica drammatica. Dal 1903 è pure assiduo collaboratore dell'umoristico Guerin Meschino. Dalla morte di Giuseppe Giacosa fino al 1924 tenne la direzione della Lettura; tenne anche per molti anni la popolarissima rubrica di fondo dell'Illustrazione Italiana con lo pseudonimo "Il Nobiluomo Vidal". Durante la guerra mondiale, fu organizzatore del teatro al fronte per i soldati; e per essi fondò e diresse nel 1917 e 1918 il noto periodico illustrato La Tradotta. Infine, egli è l'autore delle poesie che, con lo pseudonimo di "Turno", appaiono ogni settimana nella Domenica del Corriere e nel Corriere dei piccoli.
Come autore ha dato al teatro, in dialetto veneziano, alcune delle più delicate commedie del principio del sec. XX, nonché una "rivista, umoristica, Turlupineide (1908), che portando sulla scena con festosa ironia motivi della vita politica, sociale e culturale italiana, ebbe grande successo. La sua attività oggi più nota è quella di critico drammatico, per cui a una vasta erudizione di amatore di teatro e di bibliofilo soccorrono un gusto e una genialità che ne fanno un maestro largamente ascoltato dal pubblico italiano. Commedie: La vedova (1902); Carlo Gozzi (1903); Tramonto (1906); Congedo (1910); Il matrimonio di Casanova (in collaborazione con U. Oietti, 1910). Libretti d'opera: La secchia rapita, per Giulio Ricordi (1910); Madame Sans-Gêne, per Umberto Giordano (1915); Turandot, in collaborazione con G. Adami, per G. Puccini; Dibuck, per L. Rocca. Libri: Gli assenti (Milano 1920); Vicino e lontano (ivi 1920); Ritratti (ivi 1922); Cronache della ribalta (ivi 1927).