De Fusco, Renato
Architetto e storico dell'architettura, nato a Napoli il 14 luglio 1929. Ha esordito come pittore, partecipando a formazioni quali il Gruppo Sud e il MAC (Movimento Arte Concreta). Dal 1963 è docente di storia dell'architettura presso la facoltà di Architettura dell'Università Federico II di Napoli. Dal 1964 è direttore della rivista Op. cit., Selezione della critica d'arte contemporanea, che si occupa di architettura, design e arti visive. Gli interessi storico-critici di De F., pur orientati verso l'architettura, sono caratterizzati da un'estesa gamma tematica che include l'urbanistica, il design, l'arredamento e le arti in generale, e si sono espressi con studi che hanno diversificato la sua ricca produzione e anche segnato la sua notevole influenza didattica e la sua qualificata attività giornalistica.
Dopo un esordio caratterizzato da originali ricerche di ambito locale (Il floreale a Napoli, 1959; Enrico Alvino architetto e urbanista napoletano dell'800, 1962), ma anche più generale (L'idea di architettura, storia della critica da Viollet-le-Duc a Persico, 1964; Il codice dell'architettura, antologia dei trattatisti, 1968), l'attenzione di De F. è andata per molto tempo allo strutturalismo e alla semiologia utilizzati quali strumenti di lettura e comprensione dello spazio architettonico, per giungere alla più volte approfondita proposta della riduzione culturale. In tale ambito sono nate ricerche quali: L'architettura come mass-medium, note per una semiologia architettonica (1967); Storia e struttura (1970); Segni, storia e progetto dell'architettura (1973); La riduzione culturale (1976); Imparare a studiare (1995). Nel 1974 è stata pubblicata la Storia dell'architettura contemporanea, che ha avuto numerose edizioni ed è stata radicalmente ampliata nel 1988. La disamina del disegno industriale, in particolare, ha prodotto Le Corbusier designer (1976) e Storia del design (1985), oltre a un gran numero di saggi pubblicati su riviste diverse (si ricorda La storia quale sostegno del nuovo artigianato, in Domus, 1997, 796). Simili interessi hanno portato alla redazione della monumentale Storia dell'arredamento (1985). L'attenzione sempre prestata alle arti visive ha condotto invece alla pubblicazione della Storia dell'arte contemporanea (1983).
L'architettura è rimasta tuttavia privilegiato campo di approfondimento storiografico. Si ricordano i notevoli saggi scritti per la collana Storia dell'arte in Italia. L'architettura dell'Ottocento (1980); L'architettura del Cinquecento (1981); L'architettura del Quattrocento (1984). E anche: Mille anni d'architettura in Europa (1993); Artifici per la storia dell'architettura (1998). Di ordine più ampiamente storiografico è la recente Storia dell'idea di storia (1998).