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BORROMEO, Renato

di Valerio Castronovo - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 13 (1971)
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BORROMEO, Renato

Valerio Castronovo

Conte d'Arona, figlio di Carlo e di Isabella d'Adda, nacque il 23 ag. 1613. Fu avviato a studi civili di filosofia e belle arti, e inviato, ancora adolescente, nel 1628 in Spagna per completarvi la sua preparazione culturale. Il suo ingresso nella vita politica coincise con l'ambasceria inviata nel 1649 da Milano presso la nuova regina di Spagna, Marianna d'Austria, andata sposa a Filippo IV. Tre anni dopo, il 9 luglio 1652, era chiamato dal governatore spagnolo marchese di Caracena fra i Sessanta decurioni del Consiglio generale milanese, a occupare il posto che era stato di Gian Battista Homodei (carica cui rinuncerà poi, il 15 giugno 1674, in favore del figlio Carlo). Lo stesso anno, il 21 ottobre, il B. sposava Giulia Arese, figlia del conte Bartolomeo Arese (di cui acquistò il cognome per il figlio primogenito), concludendo una alleanza con uno dei più cospicui casati locali, che non solo rafforzerà il primato dei Borromeo fra l'aristocrazia milanese, ma accrescerà il già ragguardevole patrimonio della famiglia.

L'Arese, ricchissimo esponente del patriziato lombardo e presidente del Senato dal 1660, destinerà infatti alla figlia Giulia, oltre al feudo di Cesano Maderno (confermato nel 1690 da Carlo II) con testamento del 1672, beni e tenute di una ventina di altre località, per decine di migliaia di pertiche, quasi tutte con relative giurisdizioni e redditi feudali, e un complesso di case e di botteghe in Milano e di cespiti diversi: sul pane bianco, sul perticato rurale, sul dazio delle carni fresche, sul mensuale di Pavia.

In un periodo di grave depressione economica, segnato dalla svalutazione monetaria, dalle continue insolvenze della corona spagnola, dalla riduzione dei tassi dei redditi pubblici e più in particolare, per la Lombardia, dalle pesanti eredità finanziarie lasciate dalla lunga guerra combattuta alle porte di casa tra la Spagna e la Francia, il B. aveva così modo di mantenere inalterata la forte posizione economica già raggiunta dalla famiglia e di accrescere anzi le rendite del casato, con l'aggregazione di nuovi possessi fondiari. Alla terra, rimasta l'unica forma di investimento sicuro e redditizio, guarderà del resto anche il figlio Carlo, prima di assurgere sotto la nuova dominazione austriaca alla carica di viceré di Napoli dall'ottobre 1710, acquistando dai Mandelli nel 1692 il feudo imperiale di Maccagno Inferiore, che unirà a tutti i beni della famiglia, passati in possesso del ramo del B.: dai feudi del Lago Maggiore a quelli del Vigevanasco, del Lodigiano, del Parmense e del Cremonese.

Il B. cumulerà, dal canto suo, alla potenza economica del casato titoli e onorificenze ottenuti dalla monarchia spagnola, che egli servì anche garantendo con propri mezzi la sicurezza militare della piazza di Arona, e dalla Curia romana, secondo la tradizionale politica della famiglia. Suo figlio Giberto sarà vescovo di Novara e poi cardinale sotto Clemente XI; egli stesso conseguiva la cittadinanza romana nel 1657. Grande di Spagna sotto Carlo II, morì il 1º maggio 1685 e fu sepolto nella collegiata di Arona.

Fonti eBibl.: Archivo General de Simancas, Estado, leg. 3392, 3394, 3396 e 3409; Ammin. Borromeo (Milano), reg. Albero genealogico... famiglia Borromeo, ff. 115-18; G. A. Sassi, La nobiltà borromea, Milano 1718, pp. 31, 36; F. Calvi, Il patriziato milanese, Milano 1865, p. 472; Id., Famiglie notabili milanesi, II, Milano 1881, tav. XII; F. Arese, Elenco dei magistrati patrizi di Milano dal 1535, in Archivio storico lombardo, LXXXIV (1957), pp. 168 e 171; B. Caizzi, Le classi sociali nella vita milanese, in Storia di Milano, XI, Milano 1958, p. 351; V. Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare ital., II, p. 145.

Vedi anche
marchése marchése Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di duca. In età carolingia e nel corso del Medioevo il termine marchese equivalse al margravio del mondo germanico. A partire dall'11° sec., la figura del marchese assunse un'autonomia che portò alla costituzione di signorie territoriali ... cardinale Titolo di alta dignità ecclesiastica. Storicamente, i cardinale sono i più importanti e stretti collaboratori del pontefice. ● La nomina dei cardinale spetta esclusivamente al pontefice e la sua scelta deve cadere su uomini che siano già stati nominati sacerdoti e che eccellano per dottrina, moralità, ... conte Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di marchese. ● A Roma, nell’età repubblicana, il conte (comes) assisteva e consigliava i magistrati preposti al governo delle province. Con Costantino il termine indicò una serie di pubblici funzionari: alcuni dirigevano importanti uffici centrali ... Lodi Comune della Lombardia (41,4 km2 con 43.112 ab. nel 2008), capoluogo di provincia, situato sulla destra dell’Adda. Importante l’industria casearia (formaggio lodigiano); assai sviluppati anche i settori meccanico, chimico-farmaceutico, tessile, alimentare, del cemento e della ceramica. ● Sede di vescovato ...
Categorie
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Vocabolario
borromèo
borromeo borromèo agg. – Relativo alla famiglia milanese dei conti Borromeo (Isole B.) e in partic. a s. Carlo Borromeo (lega b., la lega cristiana stretta a Lugano nel 1586 contro il diffondersi della Riforma in Svizzera).
rènio
renio rènio s. m. [lat. scient. Rhenium, dal nome lat., Rhenus, del fiume Reno in Germania]. – Uno degli elementi chimici più rari, di simbolo Re, numero atomico 75, peso atomico 186,21, scoperto nel 1925, mai libero in natura né formante...
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