RÉMUSAT, François-Marie-Charles, conte de
Scrittore e uomo politico francese, nato il 14 marzo 1797 a Parigi, dove morì l'8 giugno 1875.- Figlio di un uomo politico, Auguste-Laurent de R. che aveva saputo mantenersi in equilibrio e sotto Napoleone e sotto Luigi XVIII; e di una scrittrice, Claire-Elisabeth Gravier de Rémusat (v.), anch'essa a contatto della corte e curiosa della vita politica, il R. seguì la loro educazione e seppe valersi dell'esperienza famigliare del Condillac, e simpatizzando successivamente con il razionalismo e il liberalismo, seguì quasi tutte le correnti del pensiero contemporaneo nelle sue maggiori manifestazioni filosofiche, politiche, religiose, serbando in definitiva un suo personale eclettismo: razionalista senza disconoscere i profondi motivi della fede, antidommatico senza riuscire allo scetticismo, progressista e liberale, ma consapevolmente alieno dalle forme volterriane ed estremiste, il R. vagheggiò sempre un costituzionalismo politico che tradusse nella formula: "un governo inglese in una società francese". Amico del Guizot, poi fedele al Thiers, sempre più aderendo ai partiti conservatori e liberali, il R. svolse un'azione moderata e conciliativa. Più volte deputato, sottosegretario di stato (1836-1837), ministro con il Thiers (1840), rappresentante dell'Alta Garonna nella Costituente del 1848, partecipò al governo del Thiers come ministro degli Affari esteri dall'agosto del 1871. Era entrato all'Académie française nel 1846.
Specialmente nei lunghi periodi d'intervallo quando si tenne appartato dagli affari pubblici, soprattutto dal 1840 al 1848 e dal 1852 al 1870, il R. si consacrò agli studî critico-filosofici, con esplorazioni e chiarificazioni anche nel campo delle dottrine politiche e sociali contribuendo alla diffusione del pensiero antico e straniero nella cultura francese. La maggior parte delle sue indagini apparve nella Revue des deux Mondes, con una collaborazione assidua che va dal 1840 al 1872. Fra le sue opere uscite in volumi si ricordano: Essais de philosophie (1842, voll. 2); Abélard (1845, voll. 2), De la philosophie allemande (1845); Critique et études littéraires (1847, voll. 2; 1857); Passé et présent (1847, voll. 2); Saint Anselme (1853); L'Angleterre au XVIIIe siècle (1856, voll. 2); Bacon (1857); Politique libérale (1860); Philosophie religieuse (1864); John Wesley et le méthodisme (1870); Lord Herbert de Cherbury (1874); Casimir Perier (1874); Histoire de la philosophie de l'Angleterre (1875, voll. 2), ecc.; Correspondance de R. (1883-1886, voll. 6). Fra i molti saggi apparsi nella Revue des deux Mondes interessano l'Italia alcune impressioni di viaggi: Notes d'un voyage dans le Nord de l'Italie en 1857 (ibid., 1857, pp. 465-511 e 705-747) e L'Italie: notes de voyage (ibid., 1861, pp. 289-312 e 325-372).
Bibl.: Ch.-A. Sainte-Beuve, Portraits littér., III, Parigi 1944: id., Causeries du Lundi, VI, ivi 1847; J. Simon, Thiers, Guizot, R., ivi 1885.