REMI
. Uno dei più potenti popoli belgi. Il dominio dei Remi si estendeva sugli attuali dipartimenti della Marna, dell'Aisne, delle Ardenne, della Mosa, sconfinando anche sul territorio del Belgio e del granducato di Lussemburgo. Centro vitale di questo dominio era la valle dell'Aisne; le due città principali erano Durocortorum (Reims) e Bibrax (probabilmente Beaurieux sulla riva destra dell'Aisne, 11 km. a ovest di Berry-au-Bac). Fino dal 57 a. C., secondo anno del proconsolato di Cesare, i Remi si misero sotto la protezione di Roma, alla quale rimasero costantemente fedeli. Nel 69 d. C., durante la rivolta di Civile, essi rifiutarono di unirsi agli abitanti di Treviri, e ai Remi apparteneva quello Iulius Auspex che fece molto per mantenere fedeli a Roma la maggior parte dei popoli della Gallia. I Remi erano una popolazione ricca, che apprezzava al disopra di tutto i benefici della pace; essi coniavano monete, di cui si sono trovati esemplari non solo sul loro territorio, ma anche al colle del Gran San Bernardo. Sotto l'impero, i Remi fecero parte della Gallia Belgica e le iscrizioni menzionano guesta popolazione sotto il nome di civitas Remorum foederata. Nel sec. IV i Durocatelauni o Catalauni (Châlons-sur-Marne) vennero distaccati dai Remi per formare una città a parte. I Remi servirono nell'esercito romano in maggioranza come cavalieri ausiliarî: un'iscrizione ci fa conoscere un legionario e un'altra un pretoriano che appartennero a questa popolazione: erano Remi che avevano ottenuto il diritto di cittadinanza a titolo personale. Si trovano cives Remi domiciliati in diversi punti della Gallia per commerciare: un mercante di vesti a Lione, un banchiere a Bonn; presso Clèves un gruppo di Remi eresse un tempio a Marte Camulus.
Bibl.: O. Hirschfeld, in Corpus Inscr. Lat., XIII, i, p. 521 segg.; C. Jullian, Histoire de la Gaule, II, pp. 484-486; A. Blanchet, Traité des monnaies gauloises, Parigi 1905, pp. 379-388; id., Manuel de numismatique française, I, ivi 1912, pp. 65-67.