Koolhaas, Rem (propr. Remment Lucas)
Koolhaas, Rem (propr. Remment Lucas). – Architetto nederlandese (n. Rotterdam 1944), fra i più influenti progettisti e teorici contemporanei. Nel 1975 ha fondato lo studio OMA (Office for metropolitan architecture), fra New York e Londra, con Elia Zenghelis (n. Atene 1937) e Zoe Zenghelis (n. Atene 1937) e con la moglie Madelon Vriesendorp (n. Bilthoven 1945); tre anni dopo è stato pubblicato il libro che gli ha dato notorietà internazionale: Delirious New York. A retroactive manifesto of Manhattan. Successivamente l’OMA è stato trasferito a Rotterdam; Zenghelis ha diretto l’ufficio di Atene fino al 1987, quando è uscito dal gruppo. OMA è stato poi affiancato, alla fine degli anni Novanta, da AMO, un think tank orientato verso la ricerca, segnatamente in ambito virtuale, e sono stati aperti studi a New York e Pechino. Da tale intensa attività di ricerca teorica e progettuale, tesa alla definizione di una nuova estetica globale, è derivata un’aggiornata riflessione sull’architettura e sulla città contemporanee: prima con S,M,L,XL (1995), sperimentale quanto influente testo di 1376 pagine, concepito con Bruce Mau e accompagnato dalle immagini di molti progetti di K. ordinati in base alla scala dimensionale dell’intervento (da piccolo a grande); poi con Content (2004), volume la cui grafica ricorda quella di una rivista a fumetti, con contenuti riferiti ai lavori sviluppati nell’ultimo decennio. K. ha inoltre sempre affiancato l’attività progettuale e di ricerca con l’insegnamento: fra le molte scuole d’architettura nelle quali ha lavorato, si ricorda la Graduate school of design della Harvard University a Cambridge (MA). Da tale esperienza didattica sono nati altri due ponderosi volumi: Project on the City 2, Harvard design school, Guide to shopping (2001) e Project on the City 1, Harvard design school, Great leap forward (2002), scritti con Chuihua Judy Chung, Jeffrey Inaba e Sze Tsung Leong. Nel 2005, con Mark Wigley e Ole Bouman, ha fondato Volume magazine, rivista realizzata in collaborazione fra AMO a Rotterdam, Archis ad Amsterdam e il C-Lab della Columbia University a New York. Fra i molti premi assegnatigli, si ricordano il Pritzker prize (2000), il Praemium imperiale (2003), la Royal gold medal del RIBA (Royal institute of British architects; 2004), il premio Mies van der Rohe (2005), il Leone d’oro alla carriera della 12a Mostra internazionale d’architettura della Biennale di Venezia (2010). Fra le numerose realizzazioni recenti si segnalano: il McCormick tribune campus center all’IIT (Illinois institute of technology), a Chicago (1997-2003); l’ambasciata dei Paesi Bassi a Berlino (1997-2003), i cui interni sono organizzati con sorprendente ritmo ascensionale; la Central library a Seattle, nello stato di Washington, caratterizzata da un’ardita volumetria vetrata (1999-2004); la Casa da música a Oporto (1999-2005), contraddistinta da un’instabile volumetria parzialmente vetrata; i punti vendita Prada a New York (2000-01) e a Beverly Hills, California (2000-04); la gigantesca sede della CCTV a Pechino (2002-10); il trasparente National university museum of art a Seul (2003-05); il temporaneo Serpentine gallery pavilion a Londra (2006); il 24-hour museum, progettato per Prada con AMO, OMA e l’artista Francesco Vezzoli all’interno del Palais de Iéna a Parigi (2012); il Performing arts centre a Taipei, il cui completamento è previsto nel 2015.