reliquia (reliqua; 'rlique, probabilmente forma aferetica di ‛ erlique ' o di ‛ arlique ')
Le reliquie del martiro (Pg XII 60; il codice Hamilton reca lorliquie), che D. vede effigiate sul duro pavimento (v. 49) nel girone dei superbi, sono " gli avanzi dello scempio... inflitto ad Oloferne, cioè il corpo di Oloferne senza capo " (Scartazzini-Vandelli, che rimandano a Parodi, in " Bull. " XXIII [1916] 43-44; e v. MARTIRIO).
Il sostantivo si registra in tre luoghi del Fiore, sempre nella forma aferetica: i' era certan, sed i' toccasse / le 'rlique che di sotto eran riposte, / che ogne mal ch'i' avesse mi sanasse (CCXXIV 10; cfr. " voudrai aus reliques touchier ", Roman de la Rose 21585, e cfr. anche il v. 21600); Tutto mi' arnese tal chent'i' portava, / s'è di condurl'al porto in mia ventura, / di toccarne le 'rlique i' pur pensava (CCXXVIII 11); Dritt'a le 'rlique venni appressimando (CCXXIX 5; cfr. invece di relique, CCXIX 10). Le r. sono qui il simbolo dell'organo sessuale femminile, conforme alla trascrizione dell'atto sessuale in termini liturgici, che era già nel Roman de la Rose.