regressivita
regressività Carattere proprio dei sistemi fiscali in cui l’incidenza sul reddito delle imposte pagate dai contribuenti tende a diminuire con il crescere del loro reddito, contrariamente a quanto avviene nei sistemi fiscali basati sulla progressività (➔). La r. era predominante nei sistemi fiscali dell’ancien régime, che prevedevano entrate tributarie basate sul testatico o sull’imposta capitaria, prelievi stabiliti dal sovrano, da cui erano esentati nobili e clero. Ma anche la fiscalità sulle merci, quali dazi e accise, aveva un effetto regressivo in quanto, cadendo su beni di consumo di massa, gravava in maggiore misura sui redditieri minori; tale fu il caso dell’imposta sul macinato, introdotta in Italia, dopo l’Unità, da Q. Sella per contrarre il debito pubblico. Le imposte sui beni di lusso hanno invece l’effetto opposto, cioè tendono a determinare un prelievo che cresce con il reddito, anche se il tipo di progressività che si ottiene ha un grado di approssimazione molto maggiore rispetto all’imposta personale sul reddito.
Per quanto riguarda le imposte generali sui consumi, come l’IVA, la questione della r. va qualificata. Infatti, prescindendo dall’esistenza, in tutti i Paesi europei, di aliquote ridotte su beni di prima necessità, se si ritiene che le aliquote rimarranno in futuro allo stesso livello di quelle attuali, ne segue che l’incidenza dell’imposta si determina sia sui consumi effettivi del momento sia su quelli successivi che verranno effettuati, determinando quindi anche il risparmio delle famiglie. Dunque, un’imposta uniforme sui consumi risulta proporzionale sul reddito, se si tiene conto anche di quella che grava potenzialmente sul risparmio. Tuttavia, va tenuto conto che la propensione media al consumo è decrescente rispetto al reddito delle varie classi di contribuenti; pertanto, dal punto di vista dell’esborso monetario, più basso è il reddito dei consumatori, più forte è l’incidenza dell’imposta indiretta.
F.P. Ramsey (➔) aveva risolto il problema della minimizzazione della perdita secca aggregata di un sistema di imposte indirette, trovando che, per due beni, il rapporto tra le aliquote doveva essere inverso a quello tra le elasticità. In altre parole, i beni a domanda rigida dovevano avere aliquote più alte di quelli a domanda elastica. Ipotizzando che i beni di prima necessità siano a domanda più rigida, ne deriva che il sistema di imposte indirette alla Ramsey sia regressivo. L’uso di una funzione di benessere sociale di tipo utilitarista conduce, nel caso dell’imposizione indiretta, a una conclusione che è opposta a quella che si ottiene nel caso dell’imposizione diretta sul reddito, dove invece la stessa funzione di benessere sociale porta alla progressività del prelievo.