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inferenza, regola di

Enciclopedia della Matematica (2013)
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inferenza, regola di


inferenza, regola di locuzione equivalente a regola di deduzione o regola di derivazione logica (→ deduzione, regola di); essa designa una regola che permette di passare da una affermazione a un’altra in una catena di deduzione logica (→ deduzione, catena di). Così procedendo, si deduce (cioè si dimostra) un teorema a partire da assiomi (proposizioni inizialmente assunte come vere). Esempi di regole di inferenza sono (la linea orizzontale indica l’inferenza):

• modus ponens:

formula

• modus tollens:

formula

• introduzione della congiunzione (da A vera e B vera si deduce la verità di A ∧ B):

formula

• introduzione della disgiunzione (da A vera si deduce la verità sia di A ∨ B sia di B ∨ A):

formula

• eliminazione della congiunzione (da A ∧ B vera si deduce la verità sia di A sia di B):

formula

• eliminazione della disgiunzione (da A ∨ B vera e da A ⇒C e B ⇒C vere, si deduce la verità di C):

formula

Regole di inferenza di introduzione o eliminazione di quantificatori sono presenti anche nel linguaggio

dei predicati:

• eliminazione del quantificatore universale (se è vera ∀xA(x) allora sono vere le forme A(t ) per ogni t; è detta anche regola di particolarizzazione):

formula

• eliminazione del quantificatore esistenziale (se è vera ∃xA(x) e si dimostra B da A(x), allora senza alcuna ipotesi su x si deduce B):

formula

• introduzione del quantificatore universale (se è vera A(x) senza alcuna ipotesi su x, allora si deduce la verità di ∀xA(x); è detta anche regola di generalizzazione);

• introduzione del quantificatore esistenziale (se è vera A(t ), allora si deduce la verità di ∃xA(x); è detta anche regola di esistenzializzazione).

Vedi anche
teorema In matematica e nelle scienze deduttive, ogni enunciato (o formula o proprietà) che può essere dimostrato, cioè che può essere dedotto logicamente dagli enunciati primitivi, detti assiomi o postulati. In un sistema assiomatico moderno la distinzione fra t. e assiomi non è però netta e assoluta in quanto ... inferènza Nel linguaggio filosofico, ogni forma di ragionamento deduttivo, che dimostra come una proposizione derivi logicamente da un'altra. In logica matematica, si dicono 'regole d'i.' l'insieme delle regole in base alle quali in un sistema deduttivo possono essere derivati enunciati e teoremi a partire da ... lògica matemàtica Branca della logica, che utilizza un linguaggio simbolico e adotta un sistema di calcolo di tipo algebrico per esaminare le espressioni di un discorso deduttivo. Queste ultime possono essere considerate formalmente come oggetti grafici combinabili tra loro (sintassi) o in relazione al loro significato ... dimostrazione Filosofia Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato. La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma speciale di sillogismo che deduce una conclusione da principi primi e veri, distinta dal sillogismo ...
Tag
  • QUANTIFICATORE UNIVERSALE
  • REGOLE DI INFERENZA
  • MODUS TOLLENS
  • MODUS PONENS
Vocabolario
inferènza
inferenza inferènza s. f. [der. di inferire nel sign. 2; cfr. illazione]. – 1. Nel linguaggio filos., ogni forma di ragionamento con cui si dimostri il logico conseguire di una verità da un’altra; sinon. quindi di illazione. Regole d’i.,...
règola
regola règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...
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