romano-barbarici, regni
Regni nati dall’insediamento di popolazioni germaniche nelle province dell’impero romano d’Occidente nel 5° e 6° sec. d.C. Nel 406 le popolazioni barbariche vinsero la resistenza romana lungo il fiume Reno; franchi, burgundi e visigoti si stanziarono in Gallia, vandali e svevi nella Penisola Iberica, dove in seguito si espansero i visigoti, mentre i vandali si spinsero in Africa settentr. (429); angli e sassoni occuparono la Britannia. L’Italia fu occupata dagli ostrogoti di Teodorico (489), che, cresciuto presso la corte imperiale di Costantinopoli, mantenne in vita le istituzioni e le leggi di Roma, cercando la collaborazione dei nobili romani. Riconquistata da Giustiniano (540), l’Italia fu poi occupata dai longobardi (568-569). I franchi riuscirono più di ogni altra popolazione barbarica a integrarsi con i romani, grazie alla precoce conversione al cattolicesimo (496), anziché all’arianesimo, diffusosi tra i goti e i vandali.