registro
Libro in cui sono copiati i documenti emanati da un ente. Differisce dal cartolario che invece contiene la copia di lettere ricevute o di documenti di cui si vuol conservare memoria. L’uso dei r. risale all’età romana e, sull’esempio della cancelleria imperiale, continuò nel Medioevo dapprima soprattutto presso i pontefici e poi, dal 13° sec., presso le cancellerie di sovrani, comuni e altre magistrature.