REGGIO di Calabria (XXVIII, p. 989; App. I, p. 963; II, ii, p. 678)
La città (140.734 ab. nel comune nel 1951;150.334 nel 1961), riparati i non ingenti danni bellici del 1943, è in fase di assestamento edilizio interno, senza considerevoli novità di carattere urbanistico. R. ha la propria vita economica condizionata soprattutto dalla produzione delle essenze (specialmente bergamotto), ma aspira ad una affermazione industriale più ampia e più varia, ritardata ancora dalla mancata soluzione della questione di una zona industriale annessa al porto, per il quale si chiede una maggiore e più moderna attrezzatura (per rifornimenti di nafta e per piroscafi in transito, per uno scalo ordinario di emigrazione, ecc.). Qualche notevole vantaggio economico viene alla città - e uno maggiore se ne attende - dal turismo, cui sono preposti l'Ente Provinciale Turistico e l'Azienda autonoma di cura e soggiorno. La recente (1958) apertura al pubblico del grande Museo nazionale della Magna Grecia, dopo il riordinamento delle sue ricche collezioni di arte classica (alle quali si sono aggiunte anche quelle del preesistente museo civico) sta agendo favorevolmente in questo senso. Presso il museo ha sede la soprintendenza alle antichità per la Calabria, alla quale si devono, col riordinamento del museo stesso, la ripresa di assai fruttuose esplorazioni nell'area dell'antica Locri e interessanti ricerche in altri punti del territorio magnogreco calabrese (Matauria, Tauriana, ecc.). Nel marzo 1960 è stata aperta la nuova sede della biblioteca comunale.
Provincia di Reggio di Calabria. - La densità della popolazione, che nel 1961 era di ab. 605.560, è di 190 ab. per km2, assai diversamente distribuita tra il versante tirrenico e dello Stretto e quello ionico, molto meno popolato. La popolazione attiva si calcola (1957) di 242.486 ab., dei quali 146.861 addetti all'agricoltura (60,6%), 48.621 all'industria (20,1%). L'agricoltura dà il 50% circa del reddito totale della provincia. I prodotti agrarî principali sono gli agrumi (q 1.733.758 nel 1957) e le olive (q 1.549.106), cui seguono, a grande distanza, l'uva (q 393.309), la frutta (q 144.715), e le barbabietole da zucchero (q 123.487). La pesca ha prodotto nel 1957 q 17.281 (caratteristica la pesca del pesce spada dallo Stretto all'altezza di Palmi). Il commercio di esportazione deriva soprattutto dalla produzione agrumaria e da quella delle essenze, per un valore di circa 5 miliardi annui, dei quali 3,5 dovuti al bergamotto.
Bibl.: Indici della vita economica della provincia di Reggio Calabria (anni 1952-57), a cura dell'Ufficio provinciale di statistica della Camera di commercio, industria e agricoltura di Reggio Calabria, Reggio C. 1958.