REGALBUTO (A. T., 27-z8-29)
Paese della provincia di Enna, da cui dista 50 km. Domina, in sito pittoresco e in bell'aspetto, a 525 m. s. m., un terreno prevalentemente collinoso, il quale si solleva a NO. della piana di Catania, tra il Dittaino e il Salso (fiume di Regalbuto) affluente del Simeto. Può darsi che ivi fosse l'antico Ameselo (ricordato da Diodoro Siculo), come da alcuni si ritiene; ma la storia sicura del paese incomincia nel Medioevo. Il suo vecchio nome (Rahalbutum o Rayhalbutum) sarebbe più vicino alla forma araba, da cui si fa derivare il moderno. Quasi distrutto dai Centuripini nel 1261, fu poco dopo riedificato dal re Manfredi. Più tardi costituì una contea, di cui portarono il titolo gli arcivescovi di Messina. Aveva intorno a 3000 ab. sulla fine del sec. XVI (1585: ab. 2935). Nel territorio (kmq. 169,32), che dà principalmente cereali e vino, nel 1931 si contarono 10.221 abitanti.