reddito minimo garantito
loc. s.le m. Sussidio concesso dallo Stato ai cittadini che non raggiungono un determinato reddito fissato come riferimento.
• Una riforma strutturale, da realizzare senza ricorrere allo strumento del decreto legge, ma in tempi brevi, entro le prossime 3-4 settimane. È la rotta indicata sul mercato del lavoro dal premier Mario Monti e dal ministro Elsa Fornero. Che si è presentata all’incontro con le parti sociali con alcune linee guida: stretta sulla cassa integrazione, sostegno al reddito per chi ha perso il lavoro, reddito minimo garantito (ma «dilazionato», ché per ora non ci sono i soldi), lavoro flessibile più caro e contratto modellato sull’età lavorativa. (Alessandro Trocino, Corriere della sera, 24 gennaio 2012, p. 8, Primo Piano) • Temi come il consumo zero di suolo, la sicurezza idrogeologica, il reddito minimo garantito, il lavoro. Se [Sergio] Cofferati si assicurasse l’appoggio della sinistra, la partita con Raffaella Paita a quel punto sarebbe tutta da giocare. (Emanuele Rossi, Secolo XIX, 7 novembre 2014, p. 18, Genova) • Debora Serracchiani […] ha approvato un fondo di 30 milioni di euro in tre anni per le politiche attive del lavoro senza una legge per impiegare le risorse. Ogni gruppo ha presentato una proposta diversa: i grillini vogliono il reddito di cittadinanza, Sel il reddito minimo garantito, Ncd il reddito fiduciario. Non si è ancora fatto nulla. (Stefano Filippi, Giornale, 7 aprile 2015, p. 11, Controcorrente).
- Composto dal s. m. reddito, dall’agg. minimo e dal p. pass. e agg. garantito.
- Già attestato nella Repubblica dell’11 ottobre 1984, p. 12, Politica estera (Elena Guicciardi).