redditest
(Redditest), s. m. inv. Programma ideato dal-l’Agenzia delle Entrate per favorire l’autovalutazione dei propri redditi da parte dei contribuenti.
• Partiamo dagli strumenti che ultimamente sono stati utilizzati per ridurre l’evasione e combattere chi non paga: vincoli nell’uso del denaro contante, controlli «stile Cortina» e adesso il redditest. Al di là della riduzione della libertà individuale che essi generano, cui comunque è corretto contrapporre il danno collettivo (e quindi a ciascuno) che l’evasione produce, la domanda è: a quali risultati possono portare questi strumenti se nel 2013 la stessa Agenzia delle Entrate stima un recupero effettivo di 13 miliardi, cioè solo il 2,3% in più dei 12,7 miliardi dell’anno prima e il 18% rispetto agli 11 miliardi del 2010? (Enrico Cisnetto, Sicilia, 3 dicembre 2012, p. 10, Economia & finanza) • Ideato nel 2010, il Redditometro è passato attraverso diverse incarnazioni, alla ricerca di un equilibrio che lo facesse entrare effettivamente in vigore. Del 2012 è il Redditest che consentiva ai cittadini, in via anonima, di verificare la propria posizione e scoprire se si potesse essere soggetti a controlli del Fisco perché si era speso troppo rispetto a quando dichiarato. A inizio 2013, poi, sulla Gazzetta ufficiale è apparso il decreto istitutivo della nuova versione. (Andrea Bonzi, Unità, 22 novembre 2013, p. 12, Economia) • Il redditometro continuerà a vivere, spiegano, ma resterà residuale. All’inizio sul sito dell’Agenzia avevano persino messo il Redditest per consentire al contribuente una verifica preventiva di eventuali scostamenti a rischio tra spese e reddito. Ma da tempo la pagina non è più attiva. (Enrico Marro, Corriere della sera, 8 luglio 2017, p. 42, Economia).
- Composto dal s. m. reddi(to) e dal s. ingl. test.