RECIFE (A. T., 155-156)
Città del Brasile, capitale dello stato di Pernambuco, chiamata per questo, fuori del Brasile, più spesso Pernambuco. È situata sulla costa nord-orientale, a S. del Capo Branco, ad 8° 5′ di latitudine S., sullo sbocco comune dei due fiumi Capiberibe e Beberibe che la dividono in tre rioni distinti, cioè Recife, Santo Antonio e Boa Vista, di cui l'ultimo e più moderno sorge sul continente, mentre gli altri due sono situati su due isolette. Il nome della città deriva dalla scogliera che segue a breve distanza la costa come un molo naturale di protezione e delimita un canale interno di acque tranquille, completamente riparato dai venti e dalle tempeste. Grazie ai lavori di dragaggio, di approfondimento e di allargamento compiuti nella detta scogliera è ora permesso l'ingresso nel canale interno ai piroscafi anche di elevato tonnellaggio, che prima evitavano questo porto per le difficoltà inerenti allo sbarco in rada aperta. La riva orientale dell'isoletta più vicina alla scogliera è stata sistemata a banchine munite di grandiosi magazzini, di binarî ferroviarî, ecc.; i tre quartieri della città sono congiunti da numerosi ponti, fra i quali ricordiamo quelli chiamati Barque de Macedo e Sette di Settembre, che uniscono Recife con Santo Antonio, e i ponti Santa Isabella e di Bôa Vista tra Santo Antonio e il quartiere continentale. Il vecchio nucleo di Recife continua sempre ad essere il quartiere commerciale e finanziario; nel quartiere di Santo Antonio, creato nel periodo dell'occupazione olandese per opera del principe Maurizio di Nassau, sorge il palazzo del governatore dello stato citcondato da un ampio parco cintato e vi si trovano il teatro, l'istituto archeologico e geografico, la scuola normale, la Casa della Misericordia e l'arsenale militare. Bôa Vista era un tempo il quartiere popolare, ma si è trasformato ora completamente e si è straordinariamente sviluppato come quartiere di residenza delle classi più ricche della cittadinanza che vi hanno costruito sontuose ville circondate da magnifici giardini. Questi sobborghi si allungano sulle due rive del Capiberibe in direzione di Olinda, già capitale della Capitania nei primi tempi dell'occupazione, e ancora titolare dell'archidiocesi sebbene l'arcivescovo risieda a Recife. Nel quartiere di Bôa Vista sono stati eretti molti edifici pubblici, quali la Camera dei deputati, il palazzo delle poste, il palazzo vescovile, il palazzo del senato e varî istituti scolastici come la facoltà di diritto, il ginnasio, la biblioteca, ecc. La cattedrale dell'archidiocesi sorge ad Olinda, ma belle e numerose sono le chiese anche a Recife e di esse la principale è la basilica de la Penha; costruita nello stile di Santa Maria Maggiore di Roma e considerata una delle più belle chiese del Brasile. Negli ultimi tempi poi si è sviluppato un quartiere elegante lungo la riva oceanica; per opera del governatore S. Loreto, non soltanto fu migliorata la viabilità dell'interno dei vecchi quartieri con la costruzione di nuove strade e di nuovi ponti, ma venne costruita la splendida Avenida Beira Mar che porta fino alla spiaggia di Bôa Viagem.
Sede del governo dello stato e degli organi amministrativi e giudiziarî più importanti, Recife per la sua posizione presso la estrema cuspide orientale della costa sudamericana, viene ad essere la città americana più prossima all'Europa e il suo porto è centro dei servizî che il Lloyd Brasileiro gestisce in tutto il territorio settentrionale della federazione. Vi fanno capo anche numerosi cavi sottomarini inglesi, tedeschi e nordamericani e vi funziona una potente stazione radiotelegrafica. Intenso il movimento commerciale, tanto che Recife è il terzo porto del Brasile dopo Rio de Janeiro e Santos: le esportazioni riguardano soprattutto lo zucchero e il cotone, tanto quello prodotto nello stato di Pernambuco quanto quello degli stati vicini che quivi mandano i loro contingenti: pelli e cuoi, gomma, cera vegetale, fibre, legni tintorî, cacao e frutti di varia specie costituiscono altrettanti articoli di esportazione, mentre l'importazione riguarda merci e macchine destinate non solo a Pernambuco ma anche agli stati vicini, con i quali Recife è collegata da una discreta rete ferroviaria, comprendente le linee verso il Rio Grande do Norte e il Ceará e verso Alagôas, Sergipe e Bahia. L'industria è abbastanza sviluppata e comprende cotonifici, calzaturifici, vetrerie e cantieri navali, e i moderni zuccherifici sorti dovunque nel territorio.
Recife è il centro di cultura più vivace del Brasile settentrionale, notevoli l'istituto archeologico pernambucano con sezioni di geografia, storia ed etnografia, la biblioteca dello stato con oltre 40.000 volumi, la facoltà di diritto, la scuola superiore di medicina e farmacia, una scuola libera d'ingegneria, la scuola normale, il collegio salesiano del Sacro Cuore, il ginnasio pernambucano.
Intensa è pure la vita sociale con numerose associazioni di carattere culturale ed economico, e fra queste ultime ricordiamo il Fascio italiano e la Camera italiana di commercio per il Brasile settentrionale fondata nel 1921, che pubblica un bollettino mensile. Gl'Italiani però sono poco numerosi, anche perché fino a poco tempo fa mancavano le comunicazioni dirette con l'Italia, ma essi occupano in generale posizioni sociali buone; a Recife risiede un corisolato italiano. Il municipio, che nel 1920 aveva 238.000 ab. e 340.000 nel 1930, superava i 400.000 secondo il calcolo del 1932; terzo posto dopo Rio de Janeiro e São Paulo.
Storia. - Fondata nel 1526 dalla spedizione portoghese capeggiata da Cristovão Jacques, Recife fu, con Itamaracá, il primo stabilimento portoghese nel Brasile. Dopo la spedizione di Martin Alonso de Souza nel 1531, fu affidata a Duarte Pereira Coelho con il suo territorio; e rimase in potere dei Coelho e degli Albuquerque, eredi dei Coelho, fino verso la metà del sec. XVII. Il periodo di governo dei Coelho-Albuquerque fu assai favorevole allo sviluppo della colonia, che, oltre a Recife, contava un'altra fiorente località (più fiorente anzi, allora, della stessa Recife), Olinda.
Ma con la fondazione della Compagnia olandese delle Indie Occidentali nel 1621, e la susseguente espansione olandese nel Brasile, la città e il territorio di Recife dovevano essere esposti in modo particolare agli attacchi: già nel 1630 Recife cadeva in mano degli Olandesi, che, nonostante l'accanita difesa organizzata dal governatore Mattia de Albuquerque, erano, nel 1635, padroni anche del territorio. Il dominio olandese durò fino al 1654, quando i Portoghesi ripresero possesso della città. Da allora la storia di Recife è quella di un progressivo sviluppo, che si conclude con la concessione del titolo di città, nel 1823. Da ricordare, nella prima metà del sec. XIX, varie rivolte e tumulti (1817, 1824, 1848).