re
Capo riconosciuto e legittimo di uno Stato monarchico. Il r., in quanto organo supremo dello Stato, gode ovunque di un particolare stato giuridico, che si concreta in un insieme di prerogative. Tali prerogative, dette impropriamente privilegi, sono in realtà attribuite al r. in considerazione della sua funzione di capo dello Stato e non della sua persona. L’acquisto del potere regio avviene in modi diversi nelle varie civiltà: per acclamazione, come nei regni romano-barbarici, per elezione come nella monarchia papale, o per successione come nella maggior parte delle monarchie moderne. Qui la successione al trono acquista rilievo fondamentale per il fatto che essa attua in modo formale e permanente il principio della continuità dello Stato. Il r. ascende al trono nel momento in cui, per la morte del suo predecessore, il trono è vacante. Questa successione ha sempre carattere legittimo, nel senso che essa è esclusivamente regolata dalle leggi statutarie ed è perciò sottratta a ogni volontà personale.