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AGILULFO, re dei Longobandi

di Raffaello Morghen - Enciclopedia Italiana (1929)
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AGILULFO, re dei Longobandi

Raffaello Morghen

Cognato del re Autari, duca di Torino, fu scelto come marito, col consenso dei duchi longobardi, da Teodolinda, vedova di Autari, e innalzato al trono nel maggio del 591. Bello della persona, valoroso in guerra, accorto, egli fu uno dei maggiori re longobardi, e intese, in circa venticinque anni di regno, a rendere sempre più salda l'autorità regia sui duchi e ad estendere i confini della conquista longobarda in Italia. Conclusa una pace perpetua con i Franchi, gli Unni e gli Avari, egli condusse con grande energia la lotta contro i duchi ribelli, che riusci a domare completamente, e contro i Bizantini. Avendo l'esarca di Ravenna, Romano, invaso alcune città della Tuscia romana, giunse col suo esercito fino alle porte di Roma; e solo qui, per l'influenza della moglie Teodolinda, abbassò le armi dinanzi alle proposte di pace del pontefice, Gregorio Magno. Riaccesasi la lotta con l'esarca Gallicino, che gli aveva rapito la figlia, prese e distrusse Padova, Monselice, Cremona e Mantova; sì che il nuovo esarca Smaragdo fu costretto a chiedere pace e a restituirgli la figlia. Conquistò quindi anche Bagnoregio e Orvieto, finché conchiuse con l'imperatore Foca una pace annuale, che fu poi più volte rinnovata.

Nella politica verso il papato, seguendo l'influsso della moglie e subendo forse anche il fascino dell'alta personalità di Gregorio Magno, A. seguì un indirizzo di moderazione prima e di favoreggiamento aperto del cattolicismo poi, che doveva avere un'importanza fondamentale per la conversione dei Longobardi al cattolicismo e per le relazioni che si stabilirono fra vinti e vincitori. Convertitosi egli stesso alla religione cattolica, fece battezzare il figlio Adaloaldo, concesse benefici a chiese e monasteri, e restituì ai vescovi piena autorità e dignità. Sotto il suo regno sorsero, per opera di Teodolinda, il palazzo e la basilica di S. Giovanni in Manza e anche il monastero di S. Lolombano in Bobbio.

Bibl.: Paolo Diacono, Historia Longobardorum, in Monum. Germaniae Historica, Scriptores rerum Langob. et Italicarum saec. VI-IX, Hannover 1878; Gregorio Magno, Registrum Epistularum, in Monum. Germ. Histor., Epistulae, I e II, Berlino 1891 e 1893; C. Troya, Codice diplomatico longobardo, Napoli 1852-1855, voll. 6; L. M. Hartmann, Geschichte Italiens im Mittelalter, II, 1ª, Lipsia 1900.

Vedi anche
Cunipèrto re dei Longobardi Figlio (m. 700) di Pertarito re dei Longobardi. Associato (678) al trono dal padre, gli succedette nel 688 e ne continuò la politica religiosa, antiariana e filo-ecclesiastica; fondò monasteri e pose fine al famoso scisma dei Tre capitoli. Represse le ribellioni di Alachi, duca di Trento e forse capo ... Garibaldo duca di Torino Capo longobardo (m. 662). Tradì il re longobardo di Pavia Godeberto (m. nel 662) intrigando con Grimoaldo duca di Benevento, cui avrebbe dovuto chiedere invece aiuti contro il fratello di Godeberto, Pertarito, re di Milano. Paolo Diacono, che narra tali intrighi, lo dice ucciso per vendetta da un familiare ... Bavari (lat. Baiuvarii) Popolo germanico, menzionato per la prima volta dallo storico Giordane intorno al 540. Forse discendenti dai Marcomanni, i B. giunsero nell’odierna Baviera fra il 488 e il 526. L’insediamento fu pacifico nella pianura e i Romani che erano nelle valli alpine furono sottomessi e germanizzati. ... Romano Successore (590) del primo esarca d'Italia Smaragdo; riprese la lotta contro i Longobardi, in Emilia; inoltre, sul finire del 592 scese con le sue truppe fino a Roma e di qui puntò nuovamente verso nord, riconquistando Sutri, Bomarzo, Orte, Amelia, Todi, in precedenza conquistate dal re longobardo A...
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  • DUCHI LONGOBARDI
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Altri risultati per AGILULFO, re dei Longobandi
  • Agilulfo
    Dizionario di Storia (2010)
    Re dei longobardi (m. Milano 615 o 616). Nel 591 sposò la vedova di Autari, Teodolinda, e fu eletto re. Concluse la pace con i franchi, gli unni e gli avari. Riuscì a ristabilire il controllo sui ducati di Verona e Bergamo, ma non su quelli periferici. Per influsso della moglie, favorì la diffusione ...
  • Agilulfo re dei Longobardi
    Enciclopedia on line
    Di stirpe turingia (m. Milano 615 o 616), divenne cognato di Autari; alla sua morte ne sposò la vedova Teodolinda e fu eletto re (591). Concluse la pace coi Franchi, gli Unni e gli Avari. Venne a patti con i duchi ribelli di Verona e di Bergamo, appoggiati dall'esarca Callinico (tregua del 598-601); ...
  • AGILULFO, re dei Longobardi
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)
    Ottorino Bertolini Non longobardo di sangue, perché della stirpe dei Turingi, certo si era unito ai Longobardi quando avevano invaso l'Italia, e nelle loro schiere aveva guadagnato grande fama e raggiunto alti posti di comando, perché lo troviamo duca di Torino e cognato di Autari quando, il 5 sett. ...
Vocabolario
re²
re2 re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...
re¹
re1 re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...
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