TEODATO (Teodahad), re degli Ostrogoti
Disceso dalla stirpe degli Amali, nato in casa di re Teodorico dalla sorella di lui Amalafreda, attese agli studî più che alle armi. Ma fu insieme avido di ricchezza e s'impadronì di beni del patrimonio imperiale e di privati romani, sicché Teodorico dovette obbligarlo ad almeno parziali restituzioni. Sotto il regno di Amalasunta, fu oppositore della politica romanizzante di lei; e, sdegnato perché ella lo aveva costretto a comparire quale privato in giudizio e a rendere le terre usurpate, trattò con l'imperatore Giustiniano per la cessione della Toscana, di cui s'era fatto padrone. Alla morte di Atalarico (2 ottobre 534), Amalasunta si sentì incapace di reggere da sola, contro le consuetudini barbariche, il regno; e, poiché T. pretendeva a questo, come ultimo erede degli Amali, ed era sostenuto da una propria fazione, pensò, o forse fu costretta, ad assumerlo quale collega. Essa poté sperare che T. avrebbe lasciato a lei il potere; ma T. invece la depose (30 aprile 535), e permise, o comandò, che fosse uccisa. I Romani però videro con diffidenza il nuovo re; e Giustiniano prese la morte di Amalasunta come pretesto di guerra. Teodato cercò prima di trattare con lui, poi, incoraggiato da qualche insuccesso dei Bizantini, tentò di conciliarsi le simpatie dei Romani e di avere l'alleanza dei Franchi; spaventato dai rapidi progressi di Belisario e dalla defezione di molti suoi e dello stesso suo genero, costrinse il papa Agapito I (535) a recarsi in Oriente, imponendogli di chiedere il richiamo dell'esercito greco, domanda che forse non fu fatta e certo non accolta. Ma stette a Roma inoperoso, mentre i Greci prendevano Napoli; accusato di viltà e sospettato di tradimento, fu deposto dai Goti, sostituito con Vitige e, per ordine di questo, ucciso, mentre fuggiva da Roma a Ravenna (autunno 536).
Bibl.: Cassiodoro Senatore, Variae, in Mon. Germ. hist., Auct. antiq., XII; Procopio, La guerra gotica, Roma 1895, I, passim; Lib. pontif., ed. Duchesne, I, Parigi 1886, pp. 287-89; Liberati Breviarium, in Migne, Patrologia Latina, LXVIII; G. Romano, Le dominazioni barbariche in Italia, Milano s. a.; F. Gabotto, Storia dell'Italia occ. nel Medioevo, II, Pinerolo 1911; L. M. Hartmann, Geschichte Italiens im Mittelalter, 2a ed., I, Lipsia-Gotha 1920.