Rcm
s. m. inv. Sigla dell’ingl. Reverse charge mechanism.
• L’Rcm non è uno strumento nuovo: è stato già introdotto nel tessuto normativo nazionale, dal 1° gennaio 2007, per settori come l’edilizia e il commercio di autoveicoli: si tratta di un sistema attraverso cui «il fornitore non addebita l’Iva all’acquirente soggetto passivo che, a sua volta, diventa il debitore dell’imposta. In pratica l’acquirente (nella misura in cui si tratta di un soggetto passivo normale con pieno diritto alla detrazione) dichiara e detrae l’Iva allo stesso tempo senza alcun versamento effettivo all’Erario. In questo senso la possibilità teorica di commettere una frode è eliminata» (si confronti la proposta di direttiva COM(2009) 511). (Paolo Centore, Sole 24 Ore, 30 ottobre 2014, p. 43, Norme & tributi).
> inversione contabile, Qrm, reverse charge.