Capo (Zimoevskaja sul Don 1630 circa - Mosca 1671) dei Cosacchi del Don, compì diverse missioni diplomatiche presso i Calmucchi, e militari contro i Turchi e la Crimea. Nel 1667 organizzò una banda di predoni cosacchi con cui percorse le regioni del Volga e del Mar Caspio depredando e impedendo il commercio con la Persia. Si impadronì di alcune città della Russia sud-orientale (Astrachan´, Saratov, Samara) incitando il popolo e i contadini alla rivolta contro i boiari. Sconfitto in battaglia presso Simbirsk e fatto prigioniero, fu condannato a morte e squartato. La sua figura idealizzata ricorre in moltissimi canti popolari russi ed è oggetto di rievocazioni rivoluzionarie in opere narrative e poetiche.