POLIN, Raymond
Filosofo francese, nato a Briançon il 7 luglio 1910; dal 1961 è stato professore incaricato, e dal 1970 professore ordinario di Filosofia morale e politica alla Sorbona. È autore di opere di forte impegno teoretico (La création des valeurs, 1944; La compréhension des valeurs, 1945; Etique et politique, 1968; La liberté de notre temps, 1977), nelle quali ha approfondito la problematica dei valori in rapporto all'azione e alla libertà umane. È autore altresì di importanti saggi nei quali ha ricostruito periodi, personalità e nodi essenziali della filosofia etico-politica moderna: Philosophie et politique chez Thomas Hobbes, 1953; La politique morale de John Locke, 1960; La politique de la solitude. Essai sur la philosophie de Jean-Jacques Rousseau, 1971. Questi lavori, che si segnalano per il loro acume e il loro equilibrio, non sono soltanto finissimi contributi di carattere storiografico, ma sono stati intrapresi da P. anche al fine di acquisire elementi teorici per la costruzione di un'etica razionale, che lo ha impegnato per molto tempo. E infatti sia la monografia su Hobbes, sia quella su Locke rispondono a profonde preoccupazioni di carattere etico. Nella prima P. ha sostenuto che l'unità della prospettiva hobbesiana va ricercata nel nesso pragmatico tra politica e filosofia, nel senso che Hobbes avrebbe costruito una filosofia naturale materialistica e meccanicistica in funzione della dottrina politica e pratica che egli riteneva dovesse convenire all'uomo, e non viceversa. Nella monografia su Locke ha messo in rilievo e finemente ricostruito il fondamento morale della concezione politica lockiana.