BRADBURY, Ray
Scrittore americano, nato a Wankegan, Illinois, il 22 agosto 1920. Soprattutto noto come scrittore di fantascienza, B. ha notevoli qualità poetiche di cui ha dato prova anche al di fuori del campo fantascientifico. La sua qualità precipua di narratore, oltre alla capacità di sfruttare a fondo tecniche ed effetti illusionistici, è quella dell'acutezza di caratterizzazione dei personaggi. Tra le sue opere più notevoli: The martian chronicles, New York 1950 (trad. it. Milano, 1968); Fahrenheit 451, ivi 1953 (trad. it. Milano 1972); R is for rocket, ivi 1962; S is for space, ivi 1966, queste ultime composte per un pubblico di giovani lettori.
B. è comunque scrittore molto prolifico (egli stesso ha dichiarato di aver scritto ben oltre 1500 racconti). Autore di teatro (The wonderful ice-cream suit del 1965, The world of Ray Bradburdy del 1964), di radiodrammi (Leviathan '99 del 1966), e di poesie (When elephants last in the dooryard bloomed del 1969) B. è noto soprattutto come narratore ed i suoi scritti sono ospitati dai più diffusi e prestigiosi periodici degli Stati Uniti e tradotti in una dozzina di lingue. Tra le altre opere di B.: Dark carnival, New York 1947; The illustrated man, ivi 1950; Something wicked this way comes, ivi 1962; The machineries ofJoy, ivi 1964; The day it rained forever e The redestrian, ivi 1966.
Bibl.: The Ray Bradbury review, a cura di W. F. Nolan, San Francisco 1952; S. Moskowitz, Seekers of tomorrow, Cleveland-New York 1966; C. Pagetti, Il senso del futuro, Roma 1970.