PERET, Raoul
Avvocato e uomo politico francese, nato a Châtellerault il 29 novembre 1870. Studiò legge ed esercitò attivamente l'avvocatura. Entrato nella vita politica per la prima volta come deputato radicale nel 1902, fu nel 1913 sottosegretario agl'Interni con G. Doumergue e il 17 marzo 1914 divenne titolare del Ministero del commercio in luogo di J. Malvy, passato a quello degl'interni. Vicepresidente della Camera nel 1919, ne tenne la presidenza dal 1920 al 1924. Ministro delle Finanze nel gabinetto Briand dal 9 marzo al 15 giugno 1926, caduto il ministero per le gravi difficoltà finanziarie del momento, fu di nuovo eletto presidente della Camera il 22 luglio dello stesso anno. Nel secondo gabinetto Tardieu ebbe la vicepresidenza del ministero e il portafoglio della Giustizia (2 marzo 1930). Scoppiato lo scandalo Oustric e attaccato personalmente alla Camera il 14 novembre 1930, perché già consulente legale di quell'affarista, si dimise il 17 e fu sostituito da H. Chéron.
Ha scritto tra l'altro: L'inviolabilité du secret des lettres, Parigi 1895; La reforme du mariage, Parigi 1901; La puissance et le déclin économique de l'Allemagne, Parigi 1915.