SACCONI, Ranieri
Domenicano del sec. XIII, morto dopo il 1262 (essendo in questo anno chiamato a Roma con breve di Urbano IV del 21 luglio). Nulla si sa della sua nascita e gioventù; solo che a un certo tempo aderì alla setta dei catari, rimase con loro 17 anni e ne divenne anche uno dei capi, a un dipresso vescovo. Al cattolicismo fu ricondotto probabilmente dalle prediche del domenicano S. Pietro Martire; fattosi anch'egli domenicano, esplicò la massima attività contro i catari, e dopo la morte di S. Pietro Martire fu fatto inquisitore della Lombardia e della Marca d'Ancona: perseguitato dagli eretici, fu mandato in esilio da un Della Torre, podestà di Milano.
Dei suoi scritti è rimasta soltanto la Sunma de Catharis et Leonistis seu Pauperibus de Lugduno (Parigi 1548, e spesso in seguito), che è una esposizione delle eresie contemporanee, ed ebbe grande autorità nel Medioevo, servendo anche da repertorio per gl'inquisitori ecclesiastici. Ricevette molte appendici, e fu spesso edita con queste aggiunte non autentiche. Contiene alcuni dati autobiografici, e ad ogni modo rimane uno dei più importanti documenti per la storia delle eresie medievali.