Nobile famiglia modenese; nota dal 1149 con un Guglielmo, dette varî podestà alle principali città guelfe dell'Italia settentr. e centrale. Dal 1247 fu a capo del partito guelfo modenese degli Aigoni, contrapposto ai Grasolfi, ghibellini; ottenuta netta prevalenza dopo il 1264, avrebbe forse potuto assurgere alla signoria, se non fossero intervenute discordie interne alla fazione degli Aigoni. I R. contribuirono, contro altre famiglie degli Aigoni, a far chiamare alla signoria gli Estensi, coi quali si imparentarono. Dopo un periodo di disaccordo e di varî esilî, dal 1336 tornarono fedeli agli Estensi, dai quali ebbero feudi (Castelvetro, Livizzano, Spilamberto). Per lo più i R. furono ambasciatori, capitani e funzionarî; altri membri della famiglia furono uomini di Chiesa. Gherardo fu (1156 e 1167) podestà imperiale a Modena per Federico Barbarossa; dopo l’adesione della città alla Lega lombarda, fu console e podestà. Un altro Gherardo (m. 1240) fu podestà a Reggio (1202), Pistoia (1222), Bologna (1226), per i fuoriusciti veronesi (1230) e ancora a Siena (1232), Pavia (1234) e a Mantova (1240), dove morì combattendo contro Ezzelino da Romano. Suo fratello Iacopino fu podestà di Todi (1234), Siena (1237), Bologna (1259), Firenze (1260), e comandò l’esercito sconfitto a Montaperti (1260). Gherardo, al servizio di Ercole I di Ferrara, partecipò (1482) alla guerra contro i Veneziani; fu poi al servizio dei Francesi per la conquista del Regno di Napoli (1495); quindi (1496) al servizio dei Fiorentini per la guerra di Pisa; nel 1506 si arruolò nell’esercito di Giulio II e combatté contro i Bentivoglio (1508) e ancora contro Venezia (1509). Con il cugino Francesco Maria contribuì alla resa di Modena a Giulio II (1510). Guido (n. 1485 - Venezia 1539), figlio di Niccolò e di Bianca Bentivoglio, fu tenace oppositore degli Estensi; servì Venezia durante la lega di Cambrai, poi (1512) papa Leone X, quindi Firenze e Clemente VII; nel 1535-36 comandò le forze militari francesi in Piemonte, infine fu ambasciatore a Venezia. Suo fratello Ludovico (m. Udine 1552), lo seguì in quasi tutte le sue imprese; fu (1530) agli ordini di Clemente VII e di Carlo V, partecipò alla guerra contro i Fiorentini e fu premiato con la signoria di Forlimpopoli; dal 1551, al servizio di Venezia, divenne governatore del Friuli. Suo figlio Pallavicino combatté in Inghilterra contro gli Scozzesi; tornato in Italia, formò (1565) una compagnia di fanti, con cui concorse alla difesa di Malta, assediata dai Turchi; quindi prese parte in Francia alla guerra contro gli ugonotti e dal 1569 passò al servizio di Venezia. Baldassare, figlio di Guido, al servizio di Giulio III, partecipò (1551) alla guerra di Parma e all’assedio della Mirandola, quindi combatté in Francia contro gli ugonotti. Entrato al servizio di Venezia, ebbe (1571) il governo generale delle milizie venete in Dalmazia. Dal 1726, per eredità, la famiglia, con titolo marchionale, ha aggiunto al suo anche il cognome Machiavelli, mentre altri rami assunsero quello di Terzi.