Nome d’arte del writer, artista visivo e performer statunitense Stephen Piccirello (New York 1960 - ivi 2010). Tra le più complesse figure del writing, protagonista della scena artistica newyorkese degli anni Ottanta, il suo lavoro è permeato da relazioni con le sfere della filosofia, della matematica, del mito e della spiritualità. R. basa la sua ricerca sulla lettera quale unità minima del linguaggio, assegnandole una profondità spirituale e un’architettura militare, costruendovi attorno una complessa teoria denominata “Panzerismo Iconoclasta” o “Futurismo gotico”, alla cui base vi è la volontà di riformulare la scienza del linguaggio. Nella trama linguistica forgiata da R. termini tecnici si mescolano ad espressioni gergali del ghetto, mentre sul piano calligrafico le lettere si liberano della costrizione tipografica imposta dall’alfabeto latino diventando entità dalla conformazione dinamica e marziale. Terminata nel 1980 l’attività sui treni, R. si dedica alla scrittura su tela e su carta – le atmosfere pittoriche si fanno cosmologiche, i colori violenti e metallici, il dinamismo siderale – per poi esplorare altri medium come la scultura, l’installazione e la performance. Da queste nuove sperimentazioni nascono creazioni come le Letter Racers, lettere tridimensionali in movimento, ora svincolate da qualsiasi supporto, assemblate con materiali di scarto a guisa di carrozzeria e montate su skateboard o telai con ruote di piccole macchine elettriche; gli stessi oggetti raccolti per le strade di New York vengono forgiati per diventare maschere e soprattutto impenetrabili armature (Garbage Gods). Sul fronte musicale il lascito di R. è altrettanto importante, basti citare il celebre singolo Beat Bop (1983), rappato con K-Rob e prodotto da J.-M. Basquiat, tra i capisaldi del genere hip-hop degli anni Ottanta. Al 2005 risale l’apparizione performativa alla Biennale di Venezia; nel 2012 New York gli dedica due personali postume (Children’s Museum of Art; Suzanne Geiss Company) a ventisei anni dalla retrospettiva al Gemeentemuseum di Helmond in Olanda, mentre è del 2018 la personale RAMMΣLLZΣΣ: Racing for Thunder (New York, Red Bull Arts).