RAMIRO I re d'Aragona
Alla morte di Sancio il Grande di Navarra-Castiglia-Aragona questi stati vennero divisi: e a Ramiro, figlio illegittimo di Sancio, spettò la contea di Aragona eretta in regno (1035). R., profittando dell'assenza del re di Navarra, cercò d'impadronirsi d'una parte dei suoi territorî; ma, ritornato da Roma García di Navarra, fu costretto a rinunziare alle sue pretese, ad abbandonare l'assedio di Tafalla e perfino a perdere alcune terre che riacquistò solo alla morte di García (1054). Invece poté allargare il suo regno con l'annessione di Sobrarbe e Ribagorza alla morte d'un altro fratello, Gonzalo, e più tardi con l'annessione di Pallars. Riportò alcune vittorie sui musulmani; ma cadde nella battaglia di Graus (1063) città che aveva assediato, in lotta con Muqtadir di Saragozza.
Bibl.: G. de Zurita, Anales de la Corona de Aragon, I, Saragozza 1562; E. Ibarra, La bastardía de D. R. I. de Aragón, in Revista de Aragón, IV (1903), pp. 145-150; E. Ibarra y Rodríguez, Documentos correspondientes al reinado de Ramiro I, Saragozza 1904; E. Ibarra, matrimonios y descendencia de R. I de Aragón, in Revista de Aragón, VI (1905), pp. 121-28, 165-72.