Perry, Ralph Barton
Filosofo statunitense (Poultney, Vermont, 1876 - Cambridge, Massachusetts, 1957). Fu discepolo di James alla Harvard University (1896), dove insegnò poi (1913-46) filosofia. È noto soprattutto come uno degli iniziatori e dei principali esponenti del «nuovo realismo americano» (➔ neorealismo): fu infatti uno degli autori del manifesto-programma A program and first platform of six realists, (1910) e del volume The new realism (1912). Analizzò acutamente il rapporto soggetto conoscente-oggetto conosciuto, mostrando l’insostenibilità della posizione idealistica tesa a identificare ciò che esiste con ciò che è oggetto di conoscenza, rendendolo così dipendente dal soggetto conoscente (The ego-centric predicament, 1910); per P., invece, gli oggetti di conoscenza e l’esperienza sono indipendenti dalla cosiddetta egocentricità, dove per indipendenza non si intende tanto, metodologicamente, una relazione positiva tra elementi di un rapporto, quanto l’assenza di una relazione di dipendenza. P. aderì sostanzialmente alle posizioni del monismo neutrale (cioè né spirituale né materiale) e dell’empirismo radicale di James, cercando peraltro di approfondirne le implicazioni gnoseologiche. Assertore dell’impostazione behavioristica in psicologia, sviluppò una complessa e originale teoria dei valori (staccandosi da Dewey e da James), sottolineando l’autonomia del momento appetitivo, del nesso che collega desiderio e interesse del soggetto e valore. Rifacendosi al pluralismo di James, sostenne una forma di liberalismo illuminato, coerente con le sue tesi etiche e con la sua analisi dei valori. Tra le sue opera si ricordano: The approach to philosophy (1905); The moral economy (1909); Present philosophical tendencies (1912); Philosophy of the recent past (1926); General theory of value (1926); The thought and character of William James (2 voll., 1935); Realms of value (1954); The humanity of man (1956).