rajput
Denominazione neoindiana di un complesso di popolazioni dell’India nordoccidentale, in parte appartenenti al ceppo indo-ario, in parte a stirpi straniere forse entrate nell’India tra il 5° e il 6° sec. La loro struttura sociale, basata sui clan, si configurava in passato in un’aristocrazia bellicosa ma di scarsa coesione, il che impedì sempre la creazione di uno Stato unitario. Nel sec. 12° con la dinastia Chauhan tentarono di coordinare la resistenza contro Muhammad Ghuri nell’India settentrionale. Dopo la sconfitta di Tarain (1192) rimasero limitati al Rajasthan, formandovi una ventina di regni, i maggiori dei quali erano Mewar (Udaipur), Marwar (Jodhpur) e Amber (poi Jaipur). Dopo eroica resistenza, descritta nei loro canti epici, dovettero riconoscere l’alta sovranità dei Mughal, a cui fornirono buoni generali e fedeli soldati. Nel sec. 19° persero ogni funzione militare, ma gli Stati r. sopravvissero sotto la sovranità inglese fino al 1948. Nell’India indipendente numerosi esponenti di casati r. hanno partecipato attivamente alla vita politica del Paese, continuando così, in forme diverse, il tradizionale coinvolgimento nella gestione del potere.