RAIMONDO da Capua, beato
Nacque a Capua verso il 1330 dalla discendenza di un fratello di Pietro della Vigna; studiò forse a Bologna ed entrò poi, non si sa quando, nell'ordine domenicano. Nel 1366 lo troviamo a Montepulciano, direttore spirituale del convento domenicano intitolato a S. Agnese, della quale scrisse anche la leggenda; nel 1367 fu priore del convento romano della Minerva, poi passò in Toscana, dove restò a lungo. Nel 1374 venne incaricato dal capitolo generale dell'ordine di assumere la direzione spirituale della giovane mantellata Caterina Benincasa, la santa di Siena, presso la quale fu, quasi senza interruzione, per quattro anni, padre spirituale e discepolo insieme di somma pietà e prudenza. Accompagnò la santa nel suo viaggio ad Avignone (1376), fu con lei a Roma (priore della Minerva per la seconda volta nel 1377), dove Urbano VI lo ebbe in grande stima. Morta S. Caterina, continuò come lei a difendere appassionatamente la canonicità dell'elezione di Urbano VI, accettando nel 1380 anche di divenire maestro generale dell'ordine (il 23° della serie) non ostante che ciò significasse la scissione nel campo domenicano. Sostenne anche le parti di Bonifacio IX nei suoi molti viaggi in Italia, in Ungheria, in Germania: la molta esperienza raccolta nelle visite ai conventi dell'ordine lo indusse a tentare una radicale riforma di questo, per restituirlo alla prisca austerità. Nel tempo stesso perseguì tenacemente la causa della canonizzazione della sua grande penitente, della quale scrisse anche la vita, la Legenda maior (1385-1395 circa). Morì nel 1399, nel convento di Norimberga; la pubblica venerazione lo proclamò ben presto beato.