ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento " di una tesi mediante argomenti, o senz'altro " argomento "; in Cv I VIII 6 li morali ragionamenti sono le argomentazioni che contengono un ammaestramento; in IV VI 2 lo ragionamento de la imperiale autorità è la " trattazione ragionata " di essa; in XXII 2 più utile ragionamento fare non si può a coloro che non la conoscono, si afferma che non si può fare " trattazione " più utile che parlare della dolcezza della felicità umana a chi non la conosce; in If XX 100 i tuoi ragionamenti / mi son sì certi, si tratta dell'esposizione di Virgilio sull'origine di Mantova.
Il termine vale " dialogo ", " colloquio " con i dannati (Mattalia), in If XVII 40 Li tuoi ragionamenti sian là corti.
In Vn XXV 10 l'espressione non avendo alcun ragionamento vale quanto la locuzione sanza ragione; il termine sta quindi per " ragioni ", " motivo " per cui i poeti fanno ricorso alle figure retoriche. Si noti XV 1 uno pensamento... lo quale... era di cotale ragionamento meco, che così ‛ discorreva ' con me.