ZOVENZONI, Raffaele
Umanista, nato a Trieste l'8 febbraio del 1431, morto, probabilmente a Trento, intorno al 1485. Studiò a Trieste, a Padova e particolarmente a Ferrara sotto Guarino Veronese. Si diede poi all'insegnamento; nel 1461 lo troviamo rettore delle scuole di Capodistria, qualche anno dopo precettore a Trieste, dove partecipò anche alla vita politica e alle lotte intestine. Probabilmente in seguito alla rivolta del 1468, venne esiliato. Insegnò ancora a Venezia e a Sebenico dove strinse amicizia con l'umanista dalmata Giorgio Sisgoreo. Dietro invito del principe vescovo di Trento passò in quella città, e qui si perdono le tracce della sua vita. Alternò l'insegnamento con gli studî filologici, con l'appassionata ricerca di codici greci, e con la poesia.
Della sua produzione, tutta latina, solo una piccola parte è a stampa; una settantina di poesie fu pubblicata tra i Carmina illustrium poetarum (Firenze 1719); ma l'opera maggiore, l'Istrias, divisa in tre libri, è ancora inedita, all'infuori della Monodia Chrysolorae, tratta dal II libro, e pubblicata la prima volta da R. Sabbadini nel I899. L'Istrias comprende carmi di metro e di soggetto diversi, nei quali "le poesie pagane od oscene si alternano alle sacre con un ibridismo rispondente ai gusti dell'umanesimo". Le sue poesie hanno importanza anche per gli accenni a fatti storici e a personaggi dell'epoca. Molte sono d'amore; molte altre esaltano Trieste, onde a buon diritto il Z. si firmava "poeta Tergestinus".
Bibl.: P. Kandler, L'"Austriade" di Rocco Boni. Carmi di R. Z., ecc., Trieste 1862; R. Sabbadini, R. Z. e la sua Monodia Chrysolorae, Catania 1899; id., Briciole umanist., in Giorn. stor. d. lett. it., XLIII, p. 252; B. Ziliotto, La cult. letter. di Trieste e dell'Istria, Trieste 1913; id., St. letter. di Trieste e dell'Istria, ivi 1924; A. Tamaro, St. di Trieste, I, Roma 1924, pp. 409 e 414-15.