Scrittore spagnolo (Roma 1927 - Madrid 2019). Studiò dapprima cinematografia, interessandosi al neorealismo italiano e traducendo testi di C. Zavattini. Dopo Industrias y andanzas de Alfanhuí (1951; trad. it. 1991), breve romanzo di formazione picaresco e poetico, pubblicò El Jarama (1956; trad. it. 1963), descrizione di una gita domenicale di alcuni giovani madrileni, in cui, dietro la banalità degli eventi e la volgarità dei personaggi, si rivela il senso tragico dell'esistenza; il romanzo ebbe grande influenza e contribuì alla nascita del "realismo sociale" spagnolo. Dopo un lungo silenzio, S. F. si è dedicato alla saggistica (Las semanas de jardín, 2 voll., 1974; Mientras no cambien los dioses, nada ha cambiado, 1986; Campo de Marte. I: "El ejército nacional", 1986; Vendrán más años malos y nos harán más ciegos, 1993, trad. it. Relitti, 1994; le raccolte pubblicate in quattro volumi, dal 2015 al 2017, sotto il titolo di Ensayos), tornando al romanzo con El testimonio de Yarfoz (1986). Tra le altre pubblicazioni sono da ricordare: El alma y la vergüenza (2000); La hija de la guerra y la madre de la patria (2002); Non olet (2003, premio Cervantes 2004); El geco (2005); Sobre la guerra (2007); El escudo de Jotán: cuentos reunidos (2015).