Poeta, narratore e autore di teatro spagnolo (Rianjo, La Coruña, 1899 - Santiago de Compostela 1981). Figura di rilievo della letteratura galega contemporanea, ha scritto indistintamente in galego e in castigliano. Le sue prime opere drammatiche rivelano una tendenza tragicomica come dimostrano A fiestra valdeira (1927), Viaje y fin de don Frontán (1930) e Quebranto de doña Luparia y otras farsas (1934), farse grottesche vicine al teatro di Valle Inclán. A questa prima produzione marcatamente intellettualistica, ha preferito in seguito un teatro che abbracciasse i grandi temi umani evidenziatisi con la guerra civile, conseguendo tuttavia risultati meno soddisfacenti (Al amanecer e Nuevo retablo de las maravillas, entrambe del 1937). Esule negli anni della dittatura, ha pubblicato una raccolta poetica dal titolo Rojo farol amante (1940) e Historias e invenciones de Félix Muriel (1943), narrazione in parte autobiografica. Della sua vasta produzione ricordiamo inoltre i saggi Tratado mínimo del arte de la escena (1944), A vontade de estilo na fala popular (1970) e i racconti En Galicia y en las nubes (1944) e Testamento geométrico (1975).