radiosonda
radiosónda [Comp. di radio- nel signif. c e sonda] [MTR] [GFS] Nella meteorologia, meteorografo radioelettrico usato per sondaggi aerologici fino a quote di 20÷30 kilometri. Entrate in servizio nei tardi anni '30, le prime r. erano costituite schematicamente da un termometro elettrico a resistenza e un igrometro parimenti a resistenza elettrica, che un commutatore azionato da una capsula barometrica aneroide applicava, secondo una determinata sequenza, a una piccola stazione radiotrasmittente a frequenza intorno a 1.3 GHz, i cui segnali risultavano modulati in dipendenza del valore della resistenza termometrica e igrometrica (la quota era deducibile dalla sequenza di commutazione); l'insieme era lanciato nell'atmosfera per mezzo di un piccolo pallone libero; erano utilizzate anche per determinare l'intensità e la direzione del vento in quota, dapprima seguendo otticamente, con un apposito teodolite, le evoluzioni del palloncino (che a tal fine era di colore rosso), poi seguendo con un adatto radioricevitore l'emissione di un radiotrasmettitore a micro-onde ad hoc (detto radiovento) e infine seguendo l'emissione del trasmettitore principale (e unico). Le r. attuali usano tre trasduttori capacitivi piezoelettrici, uno barometrico, il secondo termometrico e il terzo igrometrico, che modulano un radiotrasmettitore a microonde, e sono di dimensioni assai ridotte (ognuno dei trasduttori ha un volume dell'ordine del cm3; le dimensioni lineari complessive, compresa la pila elettrica di alimentazione, sono di alcuni cm e la massa complessiva è di circa 100 g).