Fenomeno consistente nell’emissione di luce da parte di un solido irradiato quando è eccitato con luce ultravioletta. Trova impiego nella dosimetria delle radiazioni ionizzanti, per dosi da circa 1 mGy a 1000 Gy. I materiali usati sono vetri fosfati attivati con argento. A seguito dell’irraggiamento con radiazioni ionizzanti, i portatori di carica così creati (elettroni e lacune) si combinano con gli ioni positivi di argento per formare i centri RPL (da radiophotoluminescence). Una successiva esposizione a luce ultravioletta fa sì che i centri RPL formatisi emettano in continuo luce di colore arancione. Al contrario di altre tecniche luminescenti, la lettura dei vetri non distrugge l’informazione dosimetrica e il vetro RPL, una volta utilizzato, costituisce una registrazione permanente della dose totale ricevuta.