radiodisturbo
radiodisturbo [Comp. di radio- nel signif. c e disturbo] [ELT] Radiosegnale spurio di qualunque natura e origine, che perturbi la ricezione dei segnali di un sistema di radiocomunicazione: r. di origine atmosferica ed extra-atmosferica, r. solari, r. cosmici; r. industriali, artificiali: v. compatibilità elettromagnetica: I 657 e. Si hanno r. tutte le volte che una sorgente genera onde elettromagnetiche nella stessa gamma di frequenza dei radiosegnali che si vogliono ricevere; l'effetto di disturbo, che può giungere sino ad annullare l'intelligibilità del segnale utile, dipende dall'intensità dei segnali parassiti in rapporto a quella del segnale utile, cioè dallo specifico rapporto segnale/rumore; a parità di questo fattore, esso dipende poi dalla forma d'onda dei segnali disturbanti: in generale, l'effetto di disturbo più rilevante è dovuto a segnali aventi carattere impulsivo, in quanto essi sono caratterizzati da un ampio spettro di frequenze e non è facile annullare i loro effetti cambiando la frequenza del radiocanale di telecomunicazione. ◆ [ELT] R. a banda larga e a banda stretta, impulsivo persistente e singolo, sinusoidale: v. compatibilità elettromagnetica: I 657 f. ◆ [ELT] Fonti di r.: v. compatibilità elettromagnetica: I 658 a. ◆ [ELT] Immunità ai r.: v. compatibilità elettromagnetica: I 659 d. ◆ [ELT] Normativa nazionale e internazionale sui r.: v. compatibilità elettromagnetica: I 660 d. ◆ [ELT] Propagazione per irradiazione e per convogliamento dei r.: v. compatibilità elettromagnetica: I 658 f. ◆ [ELT] Suscettibilità ai r.: v. compatibilità elettromagnetica: I 659 d.