radiocomunicazione
radiocomunicazióne [Comp. di radio- nel signif. c e comunicazione] [ELT] Telecomunicazione che utilizza come mezzo di trasmissione radioonde, cioè onde elettromagnetiche di frequenza compresa tra qualche kHz e circa 300 GHz, ripartita in varie bande, o gamme, per le quali, v. bande di frequenze: I 335 Tab. 2.1; a seconda che le radioonde usate cadano nell'una o nell'altra di tali bande, si parla di r. a onde lunghe, medie, corte, ecc. (alternativamente, con rifer. alla misura della lunghezza d'onda, r. a onde kilometriche, ettometriche, decametriche, ecc., oppure, per la frequenza, r. a bassa frequenza, LF, a frequenze medie, MF, ad alta frequenza, HF, ecc.); a seconda della forma nella quale avviene la radiopropagazione, si parla di r. per onde terrestri, r. ionosferica, r. troposferica, r. mediante ripetitori (terrestri o collocati su satelliti artificiali). Un sistema di r. comprende i seguenti elementi essenziali: da un lato il radiotrasmettitore e l'antenna trasmittente, il cui compito è di provvedere a generare le radioonde, a imprimere loro le informazioni da trasmettere, a irradiare le radioonde contenenti le informazioni medesime; dall'altro lato, l'antenna ricevente e il radioricevitore, il cui compito e di ricevere le radioonde e ricavare da esse le informazioni impresse; queste ultime a seconda della loro natura (segnali telegrafici, telefonici, televisivi, ecc.), vengono trasferite alle radioonde "portanti" mediante il procedimento della manipolazione oppure della modulazione. Sempre a seconda della natura del segnale comunicato, si parla poi, nei vari casi, di radiotelegrafia, radiotelefonia, radiofototelegrafia, radiotelevisione, ecc. ◆ [ELT] Protezione delle r.: v. compatibilità elettromagnetica: I 660 b.