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radar

di Leopoldo Benacchio - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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radar

Leopoldo Benacchio

Un’eco per guardare lontano

Il radar è un’apparecchiatura che permette di rivelare la presenza di ogni oggetto che rifletta le radiazioni elettromagnetiche emesse dal radar stesso. Questo strumento, inizialmente usato per scopi bellici, oggi trova moltissime applicazioni preziose per la sicurezza nella vita civile, come nel caso del controllo del traffico aereo

Onde diverse per oggetti diversi

Radar è un acronimo dell’inglese radio detection and ranging, traducibile con «localizzazione e stima della distanza tramite onde radio». Un primo antenato di questo strumento fu brevettato già nel 1904 dall’ingegnere tedesco Christian Hülsmeyer, e anche Guglielmo Marconi lavorò al suo sviluppo. Il primo radar moderno realmente affidabile fu brevettato però da Sir Robert Alexander Watson-Watt in Gran Bretagna nel 1935. Utilizzato inizialmente per scopi di ricerca sull’atmosfera, trovò immediatamente applicazioni militari durante la Seconda guerra mondiale per rivelare con grande anticipo l’arrivo di aerei, navi o mezzi terrestri avversari.

Il radar funziona in modo concettualmente semplice: è infatti un trasmettitore di onde elettromagnetiche (onde e oscillazioni) a varie radiofrequenze e allo stesso tempo un ricevitore delle stesse. Le radiofrequenze sono quelle emesse da onde elettromagnetiche con lunghezza d’onda superiore a quella della radiazione luminosa (onde radio). Il principio di funzionamento è quello dell’eco: le onde elettromagnetiche emesse dal radar, che si spostano alla velocità della luce, quando incontrano un oggetto sul loro cammino vengono riflesse e ritornano, in parte, al radar stesso. La misura del tempo intercorso fra l’emissione e la ricezione permette di calcolare la distanza tra radar e oggetto. Il principio quindi non è complicato in linea di principio, ma gli accorgimenti tecnici devono tener conto di una casistica molto varia: per esempio gli oggetti metallici come aerei, navi, automobili riflettono le onde emesse dal radar molto più di altri materiali; inoltre occorre utilizzare onde elettromagnetiche di lunghezza d’onda diversa a seconda del materiale che si desidera rivelare. Lunghezze d’onda fra i 10 e i 100 m vengono usate per i radar costieri, per sorvegliare il traffico in mare; quelle fra i 15 ed i 30 cm servono per controllare il traffico aereo; quelle fra 1 e 2 cm sono utilizzate dai radar meteorologici che sorvegliano le perturbazioni atmosferiche.

Forma e velocità

Grazie a rilevazioni tramite i radar è possibile anche avere un’idea della forma di un oggetto o almeno delle sue dimensioni, e soprattutto della distanza e della velocità con cui si avvicina o si allontana. Per calcolare la velocità dell’oggetto che si rileva è sufficiente analizzare la variazione nella frequenza dell’onda ricevuta (rispetto a quella emessa) dovuta allo spostamento dell’oggetto stesso. Se la frequenza è maggiore di quella delle onde emesse l’oggetto si sta avvicinando, viceversa si sta allontanando. Tanto maggiore è questa differenza tanto più grande è la velocità di avvicinamento o di allontanamento. Quantificare invece distanza e posizione di un oggetto è meno semplice dato che i radar più comuni irraggiano segnali in tutte le direzioni ed egualmente li ricevono senza avere la capacità di discriminare da dove siano arrivati. Per risolvere questo problema sono stati sviluppati vari sistemi, come quello di dotare il radar di due antenne riceventi distanziate fra loro. Così facendo si ricevono due segnali di ritorno, in tempi che possono essere anche diversi a seconda della mutua posizione fra oggetto e antenne, che stanno ai vertici di un triangolo ideale in cui uno dei lati, la distanza fra le due antenne, è conosciuto e gli altri due possono essere calcolati a partire dalle differenze temporali dei segnali ricevuti. Con questo si può più facilmente calcolare la distanza dell’oggetto.

Radar e anti-radar

I radar, anche se oggi trovano le principali e più diffuse applicazioni nella vita civile, sono stati inventati e utilizzati inizialmente soprattutto come strumento militare. Di pari passo, sempre nel campo militare, sono state sviluppate anche tecniche anti-radar per neutralizzarne – o almeno diminuirne – l’efficacia. Quando possibile, per esempio, vengono utilizzati su aerei e navi militari materiali metallici con una forte capacità di assorbimento delle onde radio emesse dai radar. In questo modo la quantità di onde radio riflesse è minore e diventa più difficile localizzare l’obiettivo. Nella stessa logica alcuni aerei militari hanno forme molto smussate, con pochi angoli e altri accorgimenti, per ridurre al minimo la riflessione delle radiazioni. Il velivolo militare statunitense Stealth – noto anche come ‘l’aereo invisibile ai radar’ – è forse il migliore esempio di questo tipo realizzato fino a oggi.

Vedi anche
nave Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. In senso stretto e più comune, sono nave quelle che galleggiano sull’acqua, in senso più ampio, anche ... aeroplano Aerodina, destinata a partire e tornare su superfici solide, in grado di sostenersi e dirigersi nell’aria mediante superfici alari fisse e adeguati sistemi motopropulsivi. L’aeroplano è il più comune e sviluppato degli aeromobili terrestri (➔ aeronautica). 1. Architettura In un aeroplano si distinguono ... antenna tecnica Nelle costruzioni edilizie, elemento verticale portante dei ponteggi provvisori (per es., ponti da muratori), o d’incastellature per sollevamento di pesi. Le antenna di legname sono formate da sostacchine appaiate o riunite, quando il carico lo richiede, in numero di quattro o più, con ganasce ... Seconda guerra mondiale Conflitto nel quale furono coinvolti quasi tutti i paesi del mondo, combattuto dal 1939 al 1945. I principali contendenti furono Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti d’America e Unione Sovietica da una parte, Germania, Italia e Giappone dall’altra. Fu una guerra totale sotto diversi aspetti: geografico, ...
Categorie
  • STRUMENTI E TECNOLOGIA APPLICATA in Ingegneria
Altri risultati per radar
  • radar
    Enciclopedia on line
    Sigla di radio detection and ranging («rivelazione e localizzazione mediante radioonde»), che indica un sistema elettronico in grado di rivelare, per mezzo di ecoradio, la presenza di bersagli distanti, cooperanti o non cooperanti, e di misurarne distanza, posizioni angolari e velocità. Il termine r. ...
  • Radar
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)
    Carlo Finizio Andrea Grazioso Impieghi militari del radar Il r. rimane uno degli strumenti principali utilizzati in ambito militare per la sorveglianza, la scoperta e l'ingaggio di bersagli nemici. Lo sviluppo tecnologico ha determinato un'ulteriore crescita delle prestazioni dei sistemi r., sia per ...
  • radar
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    radar 〈réda, ma di norma pronunciato in Italia ràdar〉 [Sigla dell'ingl. RAdio Detection And Ranging "rivelazione e localizzazione (di oggetti) mediante radioonde"] [ELT] Apparecchio per rilevare la presenza e la posizione di oggetti capaci di retroriflettere radioonde irradiate dall'apparecchio medesimo: ...
  • RADAR
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1994)
    Francesco Musto Gaspare Galati (App. II, II, p. 636; III, II, p. 537; IV, III, p. 125) Negli ultimi anni le tecniche e i sistemi r. hanno consolidato ed esteso il loro dominio applicativo nel quadro di più efficaci e complesse architetture di sistema basandosi sull'uso di nuove tecnologie. Qui di ...
  • RADAR
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)
    (App. II, 11, p. 636; III, 11, p. 537) Aldo Gilardini Si indicano qui i principali sviluppi avvenuti negli ultimi anni e che riguardano l'evoluzione degli apparati r. dal punto di vista di sistema. Questa evoluzione è stata naturalmente condizionata dalle nuove possibilità offerte dalla tecnologia ...
  • RADAR
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (App. II, 11, p. 636) Alessandro GARINO Mario CALZERONI Progressi nelle apparecchiature. - L'evoluzione, dal punto di vista scientifico, tecnico e applicativo, che si è determinata in quest'ultimo decennio nel settore dei r. è stata di vasta portata e ha consentito, da un lato, di accrescere in misura ...
  • RADAR
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    (sigla dall'ingl. Radio Detecting and Ranging) o Radiolocalizzatore Algeri MARINO Speciale apparato radioelettrico atto ad individuare in distanza e in direzione corpi circostanti metallici o dielettrici fissi e mobili, in generale non visibili ad occhio nudo. I radar sono basati sulla utilizzazione ...
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Vocabolario
ràdar
radar ràdar s. m. [acronimo dell’ingl. ra(dio) d(etection) a(nd) r(anging) «radiorilevamento e misurazione di distanza»]. – 1. Apparato elettronico impiegato per rivelare e determinare, istante per istante, la posizione di oggetti nello...
ràdar-relè
radar-rele ràdar-relè locuz. usata come s. m. [comp. di radar e relè]. – Sistema di sorveglianza radar di vaste zone a scopo militare, realizzato mediante radar panoramici installati su aerei e su satelliti artificiali terrestri, i cui...
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