raccoglivoti
(raccogli voti), agg. inv. (iron.) Capace di ottenere grandi successi elettorali.
• Lo stesso «potenziale» della sconfitta maturata alle politiche del 2008 […] ha confermato di recente che nel testa a testa Walter [Veltroni] è una macchina da guerra raccogli voti. (Marcello Sorgi, Stampa, 27 ottobre 2009, p. 1, Prima pagina) • Che Andrea Cozzolino fosse una macchina raccoglivoti lo si sapeva da tempo, o comunque era chiaro almeno dal giugno del 2009, quando fu eletto parlamentare europeo con 137.848 preferenze. (Fulvio Bufi, Corriere della sera, 25 gennaio 2011, p. 13, Primo Piano).
- Composto dal v. tr. raccogliere e dal s. m. voto.
- Già attestato nella Repubblica del 28 novembre 2000, Palermo, p. I (Enrico Del Mercato).