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RABŠTEJN

di Bedrich Jenšovský - Enciclopedia Italiana (1935)
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RABŠTEJN (Rabenstein)

Bedrich Jen¿ovský

Famiglia nobile boema, ricordata sin dal secolo XIV. Fra i suoi membri emerse specialmente Giovanni il Minore, noto fautore dell'umanesimo in Boemia, che si addottorò a Bologna, nel 1457 diventò prevosto di Vyšehrad e con ciò anche gran cancelliere di Boemia, e fu persona di fiducia del re Giorgio di Podĕbrady. Ma quando nacquero nel regno le discordie, se ne andò nel 1464 a Roma, rimanendovi sino al 1468. Scrisse un famoso trattato religioso-politico Dialogus. Il fratello di lui Procopio fu ugualmente partigiano dell'umanesimo. Fu impiegato nella cancelleria degl'imperatori Sigismondo e Federico III, dove fece conoscenza di Enea Silvio Piccolomini; accompagnò pure Federico III, quando questi si recò a Roma per l'incoronazione. Nel 1453 divenne cancelliere di Boemia. Enea Silvio gli dedicò il suo scritto Somnium de fortuna. Procopio mantenne i rapporti con Silvio anche quando questi fu creato papa Pio II; così nel 1462 trattò con lui la conferma dei cosiddetti compactata degli ussiti, ma senza successo.

Bibl.: A. Bachmann, Johannis Rabensteinensis Dialogus, in Archiv für österreichische Geschichte, LIV, Vienna 1876; J. Trulhář, Počátky humanismu v Čechách (I primordî dell'umanesimo in Boemia), Praga 1892; B. Mendl, Knihovna Jana z Rabštejna (La biblioteca di Gio. di R.), in Rozhledy po literatuře a uměni (Rassegna della letteratura e dell'arte), I, Praga 1932.

Vedi anche
Vienna (ted. Wien) Città dell’Austria (1.678.600 ab. nel 2008; 2.000.000 ab. nel 2009, considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente si incunea tra la Selva Viennese ...
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