QUṢAIR ‛AMRAH
È un piccolo casino con terme (bādiyah) del califfo omayyade al-Walīd I, costruito circa il 712-715 d. C. nel deserto a E. del Giordano nella regione Wādī el-Butūn, scoperto nel 1898 da A. Musil. L'edificio, di pietra calcarea rossastra, consta d'una sala principale, coperta di tre vòlte a botte, e di parecchi altri più piccoli ambienti, in parte ampliati per mezzo di nicchie, di cui uno è sormontato da cupola. L'acqua veniva da un pozzo attiguo portata nel tetto e di là nelle stanze da bagno. I pavimenti erano intarsiati di marmi e di musaici; e tutte le pareti, rivestite in basso di uno zoccolo marmoreo, erano decorate con pitture, ora molto danneggiate e sbiadite, rappresentanti, nei varî ambienti, bagnanti, atleti ignudi, cacce, scene di genere, lo zodiaco, le età dell'uomo, personificazioni, motivi animali e, soprattutto, il califfo in trono e i sovrani contemporanei del mondo, questi ultimi con iscrizioni greche e cufiche, purtroppo incomplete. I personaggi rappresentati permettono di datare con sufficiente precisione l'edificio. Lo stile delle pitture è interamente ellenistico; anche i loro soggetti sono derivati dall'arte decorativa della tarda antichità, ancora scevra d'influssi musulmani.
Bibl.: A. Musil, Kuseir Amra, Vienna 1907; M. van Berchem, Aux pays de Moab et d'Edom, in Journal des Savants, 1909; Jaussen et Savignac, Mission archéologique en Arabie, III, Parigi 1922.