quisquilia
Il latino quisquiliae designa " quidquid ex arboribus minutis surculorum, foliorumque cadit " (Forcellini, che riporta la definizione di Festo); o, come precisa Benvenuto, " reliquiae foeni quae remanent ante animalia, et vulgariter dicitur rosiglia ".
Nell'unica occorrenza di Pd XXVI 76, in contesto metaforico - de li occhi miei ogne quisquilia / fugò Beatrice col raggio d'i suoi / ... onde mei che dinanzi vidi poi -, il termine indica appunto quella " offuscazione et immondizia " (Landino) che velava lo sguardo di Dante.
Fuor di metafora, il contesto allude al progressivo affinamento della facoltà intellettiva dei poeta, che Beatrice va man mano preparando alla percezione di Dio.