PEDIUS, Quintus
Pittore romano di famiglia consolare, del periodo augusteo.
Nipote di omonimo console e trionfatore, P. era stato designato da Cesare come coerede di Augusto (Suet., Caesar, 83). Ma essendo muto di nascita, l'oratore Messalla consigliò i familiari di avviare il giovane allo studio della pittura, arte in cui P. conseguì felici risultati (Plin., Nat. hist., xxxv, 21), nonostante la scelta fosse stata dettata non da attitudini personali, ma dalla menomazione fisica.
Bibl.: E. Pfuhl, Mal. u. Zeichn., II, Monaco 1923, p. 830 s.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XIX, 1937, c. 43, s. v., n. 7, con bibl. prec.; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1951, p. 36; M. Borda, La pittura romana, Milano 1958, p. 187 e 382.