Console nel 106 a. C., proconsole nel 105, fu battuto dai Cimbri presso il Rodano. Fu oggetto di molte accuse, e morì in esilio a Smirne. Suo figlio, omonimo, fu un oppositore di Apuleio Saturnino e di M. Livio Druso, della cui morte fu sospettato; cadde nella guerra sociale (90). Il figlio omonimo di quest'ultimo fu padre adottivo di M. Giunio Bruto.