ARRIO SECONDO, Quinto (Q. Arrius Secundus)
Fu pretore nel 73 a. C. e in tale qualità combatté vittoriosamente nella guerra servile, sconfiggendo Gallo Crisso (72 a. C.). Si è identificato il suo ritratto nel profilo che compare, leggermente barbuto o glabro, su alcune monete del 43-42, fatte coniare dal figlio, quattuorvir monetalis, M. Arno Secondo. Poiché anzi il nome di costui era sulle monete, in un primo tempo si credette sua anche l'effige che vi compariva; successivamente si pensò ad Augusto giovane. Fu il Visconti il primo a pensare ad un antenato celebre ed omonimo del magistrato monetale, senza soffermarsi su Q. Arrio. Il Borghesi, infine, nella sua storia della gens Arria, partendo proprio dall'immagine delle monete, identifica il profilo barbuto con il pretore del 73 che si distinse nella guerra servile e con l'oratore nominato da Cicerone (Brut., 242).
Il cranio del personaggio è quadrato, mentre il volto è rotondeggiante ed il profilo regolare. La linea che delimita la fronte ed il naso è quasi retta. Qualcuno ha visto nel tratto di A. S., analogamente ad alcune effigi su monete del giovane Ottaviano e di Numonio Vaala, la tendenza propria dell'età tardo-repubblicana a cercare, oltre il pittorico-patetico dell'ellenismo, una maggiore chiarezza e distinzione nella fisionomia umana.
Il Vessberg, che ha messo il ritratto di A. S. tra quelli dubbî, è però, giustamente, del parere che la sua semplicità sconfini nel generico e sia piuttosto dovuta a mancanza di un modello sicuro. Saremmo così di fronte al consueto ritratto idealizzato: tipico per esprimere facilmente la giovinezza appare il ricorso alla peluria, la quale, invece, considerata come elemento di una fisionomia reale, poteva portare sulla falsa traccia dell'identificazione con Ottaviano giovane o con un antenato del II sec. a. C. del quattuorvir monetalis.
Bibl.: B. Borghesi, Oeuvres complètes, I, Parigi 1872, p. 51 ss.; J. J. Bernoulli, Röm. Ikon., I, Stoccarda 1882, p. 96, tav. II, 30-31; H. A. Grüber, Coins of the Roman Republic, I, Londra 1910, p. 568; R. West, Römische Portrat-Plastik, I, Monaco 1933, p. 83; S. L. Cesano, I fasti della Repubblica Romana sulla moneta di Roma, in Studî di Numismatica, I, 2, 1942, p. 254, figg. 160-161; O. Vessberg, Studien zur Kunstgeschichte der römischen Republik, Lund-Lipsia 1941, p. 165, tav. XIV, 5.