QUINTILLO (M. Aurelius Claudius Quintillus)
Imperatore romano nel 270 d. C. Fratello di Claudio II, alla morte di questo, mentre attendeva al compito della difesa dell'Italia contro la minaccia barbarica, incombente dal nord, fu proclamato imperatore dalle sue truppe e riconosciuto dal senato. Il suo governo fu brevissimo: secondo alcune fonti di soli 17 giorni; ma, in conformità ad altre e principalmente per il gran numero delle monete, si può estenderne la durata fino a un paio di mesi. Q. cadde per l'ostilità delle legioni, che, avverse all'eletto delle guarnigioni italiche, gli levarono contro Aureliano; morì ad Aquileia o suicida, o ucciso dai suoi soldati (nell'aprile?).
Bibl.: Henze, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, coll. 2462-63; A. Stein, in Prosopographia Imperii Romani, 2ª ed., Berlino e Lipsia 1933, I, p. 300, n. 1480. Cfr. E. Hohl, in Klio, XI(1911), pp. 200-203; O. Th. Schulz, Vom Prinzipat zum Dominat, Paderborn 1919, pp. 134-138; A. Stein, in Archiv für Papyrusforschnung, VII (1924), pp. 46, 51; J. Vogt, Die alexandrinischen Münzen, Stoccarda 1924, I, p. 212; II, p. 160; Percy H. Webb, The Roman Imperial Coinage, V, i, Londra 1927, pp. 201-209, 238-247; P. Damerau, Kaiser Claudius II. Gothicus, in Klio, suppl. XXXIII (1934), passim.