QUINDICI
. Rivista mensile, fondata a Roma da alcuni dei componenti del Gruppo 63 (direttori responsabili A. Giuliani, E. Pagliarani, N. Balestrini, E. Sanguineti, A. Guglielmi, U. Eco).
Il primo numero (i giugno 1967) si offre come tribuna aperta per un'operazione volta non a offrire un quadro di certezze, di risposte alla serie d'interrogativi nati dalla situazione socio-culturale, ma piuttosto a creare "disordine", cioè a suscitare il dubbio e il confronto. I redattori individuano, nell'utilizzazione della letteratura come merce compiuta ai più diversi livelli della società contemporanea, una funzione livellatrice e quindi mistificatrice, e propongono in alternativa l'impiego della letteratura "come punto di partenza per affrontare nella maniera più lucida possibile tutti gli aspetti - culturali e politici - della 'conservazione linguistica'". Infatti, sin dal primo numero, la riflessione e l'analisi della situazione della letteratura trova al livello metodologico un rinvio e una verifica nella situazione culturale e politica percepita, soprattutto a partire dal 1968, sotto l'aspetto della contestazione, così come si rifletteva al livello sia nazionale che internazionale. L'analisi della situazione della letteratura tendeva da un lato alla configurazione teorica di un modello "aperto" di lavoro letterario, dall'altro alla denuncia delle operazioni di falsificazione e mistificazione operate sulla letteratura attraverso l'utilizzazione di essa, a cominciare dalla mercificazione della stessa neo-avanguardia. Tuttavia nella volontà programmatica di condurre unitariamente il discorso politico-culturale era contenuto implicitamente il problema dell'intellettuale, dei suoi limiti e dei suoi compiti, che inevitabilmente finiva per riproporre il problema dell'autonomia o meno della letteratura, della fondatezza o meno dell'attribuzione di un carattere implicitamente contestatore ed eversivo alla letteratura. Proprio su questo problema infatti si verificò la spaccatura del gruppo promotore della rivista che terminò con il numero di agosto del 1969, dando origine a due periodici, di cui l'uno, dal titolo Compagni, rifletteva la scelta esclusivamente politica compiuta da un settore di Q., mentre l'altro, dal titolo Periodo Ipotetico, raccoglieva e proseguiva il programma originario di analisi politica e letteraria.
Bibl.: R. Luperini, Sull'ideologia politica del gruppo 63 e del "Quindici", in Marxismo e intellettuali, Padova 1974; Gruppo 63. Critica e teoria, a cura di R. Barilli e A. Guglielmi, Milano 1976.