quindi
L'avverbio dimostrativo, che ha il valore generico di " di lì ", " da quel luogo ", e simili, è presente soprattutto nella Commedia (cinquanta volte), sei volte nel Convivio e una sola volta nella Vita Nuova. Compare in rima tre volte, in Pg XI 101, XXXII 45 e Pd XXIX 105.
1. Come complemento di moto a luogo, riferendosi ad alcunché nominato poco prima, in If XVII 101 Come la navicella esce di loco / in dietro in dietro, sì quindi si tolse; Pg XXV 44 Ancor digesto [il sangue perfetto], scende ov'è più bello / tacer che dire; e quindi poscia geme / sovra altrui sangue; Pd IV 53 Dice [Timeo] che l'alma a la sua stella riede, / credendo quella quindi esser decisa, e XIII 61, XVIII 103, XXXI 11. Si può aggiungere anche Pg I 96 li lavi 'l viso, / sì ch'ogne sucidume quindi stinghe.
Si può attribuire il significato di " di, da lì " o " per di lì ", rispettivamente come moto da luogo o moto attraverso luogo, al caso di If XXXIV 139 vidi cose belle / ... per un pertugio tondo. / E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Si ha chiaramente moto attraverso luogo, in If XX 82 Quindi passando [per una lama] la vergine cruda / vide terra; a questo valore si può ricondurre anche XII 126 Così a più a più si facea basso / quel sangue... / e quindi fu del fosso il nostro passo.
Con uso meno concreto o figurato, in Pd XVII 40 necessità... quindi [dal cospetto etterno] non prende / se non come dal viso in che si specchia / nave che per torrente giù discende; con lo stesso verbo ‛ prendere ', in XXX 108 Fassi di raggio tutta sua parvenza / reflesso al sommo del mobile primo, / che prende quindi vivere e potenza, e in Cv IV VIII 10 lo rettorico dee molta cautela usare nel suo sermone, acciò che l'avversario quindi non prenda materia di turbare la veritade; e ancora in Pd XXI 33 io pensai ch'ogne lume / che par nel ciel, quindi [dallo scaleo] fosse diffuso. Si veda pure X 75 chi non s'impenna sì che là su voli, / dal muto aspetti quindi le novelle.
Quale complemento di origine, in Pg V 73 Quindi [da Fano] fu' io, a cui si può aggiungere Pd XV 138 mia donna venne a me di val di Pado, / e quindi il sopranome tuo si feo.
Può valere, in una narrazione, " da quel punto ", " da quel luogo " (per cui si può parlare di uno stato in luogo da cui avviene un'azione verso alcunché): If XVIII 103 Già eravam là 've lo stretto calle / con l'argine secondo s'incrocicchia / ... Quindi sentimmo gente che si nicchia; e similmente al v. 112 l'arco, ove lo scoglio più sovrasta. / Quivi venimmo; e quindi giù nel fosso / vidi gente (dov'è da notare la compresenza di ‛ quivi ' e q.; per uguale compresenza di veda anche Pd XX 28 e XXII 145); Pg VII 83 in sul verde e ‛ n su ' fiori / quindi [dal margine della valle] seder cantando anime vidi; anche Pd XXVI 118 Quindi onde mosse tua donna Virgilio, / quattromilia trecento e due volumi / di sol desiderai questo consilio.
2. Nel senso di " in conseguenza ", " per effetto di ciò ", e simili, in Cv IV XXI 11 però che da ineffabile caricate vegnono questi doni, e la divina caritate sia appropriata a lo Spirito Santo, quindi è che chiamati sono doni di Spirito Santo (qui il valore è precisamente conclusivo; si confronti anche III XI 5 e IV XXI 8); Vn XXVIII 3, If XXXIV 52 tre venti si movean da ello: / quindi Cocito tutto s'aggelava; Pg VII 111, XX 76; XXV 100-104, XXXIII 45, Pd XIV 82, XXII 146.
Con valore mediale-strumentale, in Pd VI 121 nel commensurar d'i nostri gaggi / col merto è parte di nostra letizia / ... Quindi addolcisce la viva giustizia / in noi l'effetto (Petrocchi: " Bene anche Quinci "). Si può considerare qui anche If XVII 57 e quindi [cioè della vista della tasca / ch'avea certo colore e certo segno] par che 'l loro occhio si pasca.
3. In svariati casi della Commedia, q. (" di là ") è usato con verbi di stato e di moto, come susseguente (tranne If XIV 41), in correlazione con ‛ quinci ' (" di qua "), con il valore locutivo di " di qua-di là " o " da una parte-dall'altra ", " a destra-a sinistra " (e con alcune specificazioni contestuali): Pg XII 108 ma quinci e quindi l'alta pietra rade, e XXVII 87, XXVIII 132, XXXII 4; Pd XI 36 due principi ordinò in suo favore, / che quinci e quindi le fosser per guida; XV 33 e 105 ('l tempo e la dote / non fuggien quinci e quindi la misura), XXI 130, XXIX 105, XXXI 126, XXXIII 120. Con diversa costruzione, in Pg XXV 117 io temëa 'l foco / quinci, e quindi temeva cader giuso.
Anche in correlazione con ‛ or ', in If XIV 41 or quindi or quinci / escotendo da sé l'arsura fresca; Pg X 12 Qui si conviene usare un poco d'arte / ... in accostarsi / or quinci, or quindi al lato che si parte; XI 101 Non è il mondan romore altro ch'un fiato / di vento, ch'or vien quinci e or vien quindi.
Bibl. - G. Brodin, Termini dimostrativi toscani, Lund 1970, 222-228.